A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Empoli

Approfondimento su Napoli-Empoli

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Napoli-Empoli: settimana tipo finalmente per gli azzurri che avranno sette giorni per preparare la supersfida contro il Milan a San Siro.

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Si è giocata ieri pomeriggio allo stadio “Diego Armando Maradona” la sfida Napoli-Empoli, valida per la 17° giornata del campionato di serie A. Un match alla vigilia che si preannunciava molto interessante e aperto sia per la bravura dei due tecnici in panchina, sia perchè i toscani stanno attraversando un gran bel periodo di forma, mentre i partenopei sono reduci dalla vittoria tutto cuore in Europa contro il Leicester giovedì scorso. Alla fine a fare festa è l’Empoli che espugna il Maradona con un gol fortunoso di Cutrone.

Ecco i principali spunti del match:

  • Il faro smarrito: era uno dei punti di riferimento del Napoli di Gattuso per il suo acume e la sua intelligenza tattica, ora invece anche a causa di troppi e costanti infortuni Demme sta davvero mancando troppo alla squadra. Davvero sono impressionato negativamente dalle sue prestazioni, prima e dopo il covid per non trovare alibi, del numero 4 azzurro che sembra proprio non riuscire a trovarsi a proprio agio in questa stagione. Il ragazzo deve ritrovare rapidamente fiducia e autostima, come supporto psicologico gli consigliamo di rivedersi una decina di partite dello scorso campionato.

 

  • L’acquasantiera: non ho intenzione di appellarmi stavolta alla sfortuna (nonostante un gol subito che porterebbe a far piangere chiunque e i soliti due legni a partita sempre decisivi e mai sul 4-0), ma davvero la società dovrebbe approfittarne della sosta per portare l’intero staff a Lourdes. Mai in trentatrè anni di partite seguite, ho visto un calciatore uscire al 20′ minuto perchè non riusciva a respirare, se poi quel calciatore era colui che stava portando la croce ovvero Zielinski allora bisogna organizzare immediatamente la partenza. A questo si aggiunge l’infortunio di Elmas all’89’, che ridurrà ancora di più la rosa in vista del finale di 2021.

 

  • L’ossessione che sa di malattia: premessa doverosa, che nessuno tocchi Insigne a prescindere! Personalmente l’ho difeso e lo difenderò tantissimo per l’attaccamento e l’impegno che ha sempre dimostrato per questa maglia (anche nei momenti più negativi). Detto questo, a mio avviso Lorenzo ha davvero un’ossessione che si chiama “tiro a giro” e che sta dando dei contraccolpi psicologici troppo forti sin da agosto. Tutto quel clamore, con annesse pubblicità a galvanizzare quel gesto tecnico, stanno limitando il ragazzo le cui conclusioni sono quasi sempre in quella modalità. E’ vero non ha mai avuto un gran feeling col gol però Insigne deve capire che servono anche i famosi “tiri secchi“, quelli privi di effetto ma molto forti, per provare a battere il portiere avversario. Come per Demme anche per lui vale lo stesso discorso: serve maggiore autostima e serenità.

 

  • I peggiori di Lucio: come detto non mi convincerete a dire che il Napoli sia stato solo sfortunato perchè non dobbiamo avere l’anello al naso e rimarcare come questi novanta minuti siano stati i peggiori dell’intera gestione Spalletti. Primo: Manolas che era tornato pochi minuti in coppa giovedì scorso perchè non poteva partire titolare? E’ ormai un separato in casa? Ne prendiamo atto ma finchè percepirà lo stipendio deve essere un professionista da schierare se necessario. Secondo il Napoli non può giocare mai con Rrhamani-Juan Jesus, se proprio non si hanno alternative la difesa va schierata a tre perchè nessuno dei due centrali è in grado di iniziare l’azione di gioco in fase offensiva e guidare il compagno in fase difensiva. Terzo il Napoli non sa per nulla fare male con gli esterni d’attacco (non ricordiamo gol di Politano, Insigne, Lozano, Elmas in campionato da una vita e non c’entrano nulla gli infortuni) che l’anno scorso sono stati un vero “fattore” in termini di reti per far risalire la china in campionato. Quattro il Napoli ieri (e non era la prima volta) era fortemente squilibrato sin dal fischio d’inizio e l’Empoli nei primi trenta minuti lo ha messo davvero in forte difficoltà con imbucate centrali e sulle corsie. Nulla cambia nel mio giudizio sulla bravura del tecnico, ma diventa necessario ricordarsi che oggi non è possibile sbilanciare la squadra perchè in questo momento manca Koulibaly che col suo talento riesce a coprire tutte le falle e forse Ospina, in versione supereroe per oltre due mesi e mezzo, è ragionevolmente calato nelle prestazioni.

Articolo a cura di Marco Lepore

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