Su Radio Marte, è intervenuto Antonio Barillà, giornalista, ecco le sue parole: “La Juventus oggettivamente è messa peggio del Napoli, ha infortuni con cui sapeva di dover fare i conti a cui si aggiunge la situazione dei sudamericani. C’è anche da valutare Chiesa, soltanto oggi si potrà capire come stanno le cose. Si parla di 8 indisponibili in una partita che per la Juve rischia di essere determinante, se non a livello di classifica almeno a livello psicologico. Allegri non ha la bacchetta magica e non c’è Ronaldo ma nessuno poteva prevedere il pareggio di Udine e la sconfitta con l’Empoli. Ronaldo? Allegri sapeva di poterlo perdere ma non c’era nulla di previsto. C’erano state situazioni che non lasciavano trasparire volontà di prosecuzione, il silenzio durante l’Europeo è stato chiaro. La Juve aveva predisposto un piano A con Ronaldo e un piano B con una società che perdeva un riferimento fondamentale ma che avrebbe risparmiato e avrebbe impostato una squadra giovane, veloce, sfacciata. Quello che la Juventus non si aspettava è che la decisione venisse presa così in extremis, altrimenti si sarebbe organizzata meglio una successione”.
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