Beoni, ex all. Primavera: “Su Zanoli e Gaetano avrei scommesso, però, sono diversi…”

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L’ex allenatore della Primavera del Napoli ed ex collaboratore di Maurizio Sarri alla Juventus, Loris Beoni è intervenuto alla trasmissione radiofonica di Radio Marte, “Si gonfia la rete”

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Napoli-Juventus è chiaramente una partita interessantissima. La Juventus senza Ronaldo perde il contributo di un campione ma può acquistare dal punto di vista di ordine tattico. Poi alla fine le cose si pareggeranno. Primavera Napoli? Mi è rimasto tantissimo, innanzitutto il rapporto umano con i collaboratori, i dirigenti e i giocatori, con alcuni ancora mi sento. Poi la soddisfazione di vedere che un paio stanno facendo grandi cose. Gaetano sta facendo un percorso importante così come anche Zanoli. Erano i due per cui avevo pronosticato un buon futuro, si vedeva sin da allora.

Dal punto di vista dello scouting di giovani non posso dire molto, anche perché non seguivo quella parte e sono stato poco. Il Napoli però è una realtà importante, tanti giocatori arrivano ai professionisti. Trovare poi giocatori che arrivino alla prima squadra del Napoli, cioè di una realtà importantissima sempre alla ricerca delle primissime posizioni, ovviamente è più difficile. Ma penso che venga fatto un buon lavoro perché di professionisti ne escono tanti e questo è un indice della qualità del lavoro.

Zanoli preparato? I ragazzi nel giro di pochi anni cambi ma allora secondo me era sicuramente sulla strada giusta per fare il calciatore professionista anche ad altissimi livelli. E’ posato, tranquillo, forte nel carattere, lo ritenevo all’altezza di un percorso importantissimo e lo sta facendo. Accostamento con Di Lorenzo ci sta? Assolutamente sì, sa uscire bene e ha un’ottima corsa oltre che discreti piedi, sta crescendo molto anche nella spinta e nell’aspetto difensivo. Io ci avrei scommesso su di lui.

Gaetano? Evidente capacità tecnica, da verificare l’aspetto mentale e la voglia di sacrificarsi. Zanoli era inferiore tecnicamente ma era più pronto sull’aspetto mentale. Sarri alla Juventus ha vinto uno Scudetto difficilissimo, fu un’impresa per quella situazione. Penso che abbia fatto un grandissimo lavoro e la valutazione è ai posteri. Ma credo che già molta gente si renda conto che quella fu un’annata particolare. Abbiamo fallito in Champions? Sì è vero ma a volte bisogna guardare il come. Noi su 8 partite ne vincemmo 7, abbiamo sbagliato un tempo all’andata e poi non siamo stati in grado – pur vincendo – di rimontare. Il percorso di Maurizio in Champions però ha portato 7 vittorie, giocando anche un buon calcio sempre. Alla Juventus posso dire solo che se hanno fatto una scelta con Sarri sapevano benissimo chi era. Hanno sbagliato nel non accompagnarlo nel progetto.

Chi tiferò tra Napoli e Juventus? A Napoli il mio legame è stato molto forte, mi dispiacque non continuare con la Primavera chiaramente. La mia preferenza è per gli azzurri. Rapporto tra Sarri e De Laurentiis? Qualsiasi cosa direi potrei dire una cosa di cui non sono a conoscenza, quindi non saprei. Non so minimamente in che termine sia il loro rapporto. Siamo professionisti, quando siamo in una società diamo anima e cuore. Quando si incontrano le ex squadre c’è sempre una motivazione forte e la voglia di dimostrare. Non perdiamo gli affetti vecchi ma ci dedichiamo anima e cuore alla nuova realtà”.

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