Lobotka, uomo in più per Spalletti. Al Napoli costò un “botto”

0

La sua Napoli, leggendola con l’occhio distratto di chi butta uno sguardo sulle statistiche e non le svela, sarebbe compresa in trentanove presenze, che già direbbero qualcosa: e invece, andando a frantumarle nel dettaglio, di questa sua esperienza in chiaro (chiaro?) e scuro, ci sono appena 818′ a cui aggiungerne poi altri 527′. Cosa si può fare in questo spazio temporale che sa di niente, sarebbe quasi un esercizio per il riscaldamento? Stanislav Lobotka, improvvisamente, è rifiorito a Monaco di Baviera, in un pomeriggio di gran caldo, in cui la sua corporatura ha riacquisito la fisionomia che un atleta deve concedersi: prima, e non avendo altro da fare, per affogare la propria delusione, forse si è lasciato un po’ andare. 52 minuti, nella sua ultima stagione, sanno di enorme, gigantesco vuoto pneumatico nel quale un calciatore, pagato venti milioni, è stato costretto a galleggiare: panchina, panchina e sistematicamente panchina, alle spalle di chiunque, di Bakayoko e di Demme, senza riuscire mai a capire cosa ci stesse a fare in quella squadra dalla quale è sembrato rigettato.

Factory della Comunicazione

Fonte: A. Giordano (CdS)

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.