Euro 2020, non certa la finale a Wembley: le alternative Uefa

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Il tema quarantena, per un Covid che nel Regno Unito non è ancora debellato e, di conseguenza, le difficoltà per i tifosi in arrivo, rendono, al momento, complicato lo svolgimento della finale di Euro 2020 a Wembley. L’Uefa, però, come si legge su Calcio e Finanza ha già un “piano di emergenza” nel caso in cui le trattative con il Governo inglese non dovessero concludersi positivamente.

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In una nota, la Uefa: “Al momento, stiamo discutendo con le autorità locali per cercare di consentire ai tifosi delle squadre partecipanti di assistere alle partite, utilizzando un rigoroso concetto di test e bolla che significherebbe che la loro permanenza nel Regno Unito sarebbe inferiore a 24 ore e il loro spostamento sarebbe limitato ai soli trasporti e luoghi approvati”. Prima della fine del mese, quindi, si saprà se le autorità britanniche sospenderanno l’obbligo di quarantena di 10 giorni per chi arriva dall’estero: il piano B sul tavolo è quella di trasferire le gare decisive a Budapest, dove è già arrivato il via libera per la capienza massima alla Puskas Arena.

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