D’Agostino, ex calciatore: “Non aver accettato Napoli è un rimpianto”

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Gaetano D’Agostino, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Udinese e Fiorentina, è intervenuto su 1 Station Radio, ecco le sue parole: “De Paul? È un calciatore che si è consacrato, è maturo ed è pronto per il grande salto in una big. Non dimentichiamoci che è titolare nella nazionale Argentina. Lo vedrei molto bene insieme a Zielinski, Fabian e Demme, formerebbero il centrocampo più forte d’Italia. Mourinho? È stata anche una mossa di marketing, la Roma è una società quotata in borsa. Io, però, credo che abbiano scelto il portoghese per avere un allenatore di caratura mondiale, per dare entusiasmo a tutto l’ambiente. Ha firmato un contratto di 3 anni per dare continuità ad un progetto importante. Questo è un segnale che la Roma manda al calcio italiano ed europeo: vuole tornare fortemente su palcoscenici importanti. Dobbiamo essere meno conservatori, non pensare al passato ma guardare al futuro: se imprenditori stranieri hanno intenzione di investire in Italia, bisogna dare loro la possibilità di farlo senza bloccarli con la classica burocrazia del nostro paese, altrimenti rischiamo di restare sempre indietro rispetto ad altre nazioni. Credo che il nostro campionato possa essere ancora quello più affascinante del mondo, ma bisogna dare la possibilità di poter investire, altrimenti gli imprenditori scapperanno dall’Italia. Benevento? La Serie A è dura. Nel girone d’andata le Streghe hanno collezionato 22 punti, ma anche lo Spezia di Italiano, che tanto aveva fatto bene nella prima parte di campionato, ora è in lotta per la salvezza. Successivamente c’è stato il caso della partita col Cagliari: ho rivisto l’episodio del rigore su tutte le piattaforme possibili, e quello è sempre rigore. Il Var è uno strumento utile se lo si lascia scegliere, altrimenti, se l’ultima decisione è sempre umana, credo che cambi nulla rispetto a quando non era presente questa tecnologia. Quanto sono stato vicino al Napoli? Io ero già azzurro, ma rifiutai la proposta perché avevo trovato l’accordo con la Juventus. In Nazionale mi accordai con Ciro Ferrara, successivamente mi chiamò Pozzo in sede e mi disse che De Laurentiis avrebbe voluto acquistarmi. Gli risposi dicendo di aver trovato l’accordo con la Juventus. Ho ancora lo spigolo della porta incrinata per tutte le testate che ho dato per non aver scelto Napoli come piazza. Se fossi stato più riflessivo, avrei accettato l’azzurro, è il mio unico rammarico in carriera”.

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