Roberto Bordin: “A Napoli si vede la mano di Gattuso; la fascia fu un immenso onore”

0

Sul canale Instagram di Taca La Marca è intervenuto Roberto Bordin, tecnico della Moldavia ed ex capitano di Napoli e Spezia, il quale si è soffermato su tanti temi, ecco quanto raccolto: 

Factory della Comunicazione

C.t. della Moldavia“Dopo tanti anni come vice di Mandorlini, mi sono ritrovato fuori dal progetto Hellas, e visto che mi sono arrivate offerte dalla C, si è prospettata l’opportunità di andare all’estero, attraverso il mio vecchio direttore del Cluj, da lì è partita la mia avventura che mi ha portato poi a diventare il selezionatore della Moldavia e di questo ringrazio anche il presidente della federazione moldava.”

Esperienze estere“All’estero ti ritrovi a confrontarti con realtà super organizzate e con club serissimi, all’inizio ero titubante quando si è presentata l’opportunità di andare in Moldavia, visto che era una realtà che non conoscevo, invece mi sono dovuto ricredere. Con lo Sheriff Tiraspol ho vinto due campionati ed un coppa nazionale e ho avuto l’opportunità di giocare le coppe europee, poi sono andato in Azerbaijan alla guida del Neftçi sfidando il Qarabag. Oggi alleno la nazionale della Moldavia, è un lavoro gratificante ma non semplice, visto che ho pochi giorni  a disposizione per allenare i ragazzi. E’ naturale che l’Italia mi manchi ma sinceramente all’estero mi trovo bene.”

Spezia-Napoli“Ho avuto l’onore e la fortuna di indossare le fasce di capitano di entrambe le squadre, in entrambi i casi è stata una grande responsabilità. Con le dovute proporzioni parliamo di due piazze simili soprattutto per la passione e per il calore che le circonda. I liguri hanno meritato la massima categoria ed in particolare meritano la permanenza nel massimo palcoscenico, Italiano ha fatto un qualcosa d’importante come del resto il direttore Meluso che in questa stagione ha allestito un gruppo incredibile. Dall’altro canto a Napoli si vede la mano di Gattuso che forse viene ingiustamente criticato.”

Ferlaino“Ferlaino era un presidente particolare, amava stare vicino alla squadra, il suo ufficio era vicino a dove ci allenavamo, spesso era con noi a seguire la preparazione tattica delle partite.

Boskov – “Era una persona molto positiva, capace di caricarti a mille, ti faceva sentire il più forte a prescindere da chi avresti affrontato. Le sue interviste ti colpivano, era impossibile per un giornalista prenderlo alla sprovvista. Aveva sempre la risposta pronta.”

Sacchi e Lippi “Sacchi e Lippi sono due grandissimi allenatori, ogni allenamento del primo a Parma aveva un fine specifico, bisognava con lui completare ogni situazione tattica per poi solo dopo giungere a rete, inoltre ogni seduta veniva anticipata da lavori specifici di trenta minuti in gruppi differenti. Lippi è una persona eccezionale, ti faceva stare bene in campo, inoltre ti infondeva fiducia come Boskov, era davvero capace di creare gruppi eccezionali.”

Damascan“Damascan lo prendemmo dallo Zimbru Chisanau e non fu facile. Con noi allo Sheriff ha realizzato tantissimi gol ed aveva una grande voglia di arrivare, pertanto lo consigliai al Torino. Parliamo di un centravanti forte di testa, potente, che possiede un buon tiro, ha avuto poche possibilità in Italia. In Olanda in parte ha dimostrato il suo valore e ho deciso di convocarlo in nazionale.”

Frank Castañeda , bomber dello Sheriff – “Sono consapevole di questa statistica che vede Castaneda al secondo posto tra i colombiani più prolifici in questa stagione in Europa, dietro solo a Muriel e davanti a Zapata. Questo giocatore sta facendo cose egregie allo Sheriff, dimostrando una grande qualità e duttilità, davvero è abile nel saltare l’uomo.”

La fascia da capitano del Napoli“Ricordo quando ho indossato per la prima volta la fascia di capitano a Napoli che mi venne consegnata da Pino Taglialatela, fui coadiuvato da Policano e da Pari, è stato un immenso onore. L’unico dispiacere in azzurro è stato non aver realizzato nemmeno un gol.”

Non semplici compagni di squadra – “Ho sempre ammirato Policano, che è un amico da una vita, come Massimiliano Guidetti, oggi collaboratore a Como, che mi ha dedicato la promozione in B con la maglia dello Spezia.”

Zaccagni“L’ho visto crescere nel Verona, quest’anno ha fatto benissimo, è un giocatore che con i suoi inserimenti può fare davvero male, lo reputo molto forte e potrebbe fare comodo ad una squadra come il Napoli.”

 

Fonte: Teresa Maddalo

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.