La parola d’ordine di Gattuso a Castel Volturno è stata: «È vietatissimo far festa»

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A Gattuso scoppia il cuore per la gioia o anche solo per il sollievo, per questo senso di improvvisa leggerezza che dopo la gara con il Cagliari si avvertiva un po’ di meno. Ha un grande rimpianto, il tecnico calabrese: non aver conosciuto il calore del pubblico napoletano, non aver sentito i cori e il sostegno delle curve (magari anche i fischi) e non aver potuto vivere la città come avrebbe voluto in questo lungo anno in bolla eterna. Quattro gol allo Spezia e anche ieri mattina la parola d’ordine a Castel Volturno è stata: «È vietatissimo far festa». Perché nulla è compiuto, tutt’altro, ma certe cose, sono un’emozione a prescindere. Domani c’è l’Udinese e l’unico dubbio riguarda Mertens: ha rimediato una leggera distorsione alla caviglia che però è la destra che non è quella che lo ha costretto al lungo calvario tra dicembre e febbraio. In ogni caso, non è detto che riesca a non farcela per domani sera. Come si dice: volere è potere. Nel senso che è un classico accidenti dove Gattuso penderà dalle labbra del belga. E non potrà forzare più di tanto. Toccherà lui, solo a lui, stabilire se il dolore è sopportabile oppure no.

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P. Taormina (Il Mattino)

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