ESCLUSIVA – T. Mandato: “Ecco i temi del mio libro “Il centravanti in giacca e cravatta”. Gli errori arbitrali? Ci vuole più trasparenza”

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Il campionato di serie A entra nel rush finale per la Champions e la zona salvezza, ma le polemiche non mancano. Tra errori arbitrali ed episodi non visti, i temi non mancano. Di questo, ma anche sul suo nuovo libro “Un bomber in giacca e cravatta” e della promozione del Pomigliano femminile, ilnapolionline.com ha intervistato Tommaso Mandato.

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Del tuo libro “Il centravanti in giacca e cravatta”, quali i temi principali che tratti in maniera particolare? “Sono diversi i temi che tratto nel libro, come la passione che io ho avuto sin da subito, verso il calcio. Il mio percorso in questo mondo, compreso quello di agente Fifa. Oggi purtroppo se guardiamo cosa sta diventando questa disciplina, noto che ci sono troppi interessi, per questo che credo che la gente non si stia più appassionando al calcio, come succedeva in passato”.

In passato sei stato procuratore, quali sono stati gli aspetti positivi e quelli negativi del tuo percorso lavorativo? “Per me gli aspetti positivi sono stati tanti, curare gli interessi dei calciatori, fargli fare il giusto percorso e portarli il più in alto possibile. E’ stato per me un percorso meraviglioso e che ho fatto con grande piacere. Purtroppo, come in tutti lavori, ci sono anche i lati meno belli. Credo che ci sono, senza però generalizzare, agenti Fifa, che non danno spazio alle nuove leve, questo certamente non è positivo, per chi vuole intraprendere questo lavoro”.

Che messaggio ti senti di dare a chi vuole iniziare questo percorso, per evitare che si possano commettere determinati errori? “Io credo che deve essere la passione, la linea guida per intraprendere questo percorso. Studiare tanto, non demoralizzarsi mai e soprattutto farlo con tanto interesse. Come ho detto prima, è diventata una jungla, perciò bisogna cercare di sopravvivere e farlo con passione e costanza”.

Siamo reduci da una domenica davvero piena di polemiche, soprattutto sui campi Napoli e Udine. Cosa ne pensi in merito? “Mi dispiace che si sono visti ancora errori a livello arbitrali e che hanno macchiato la domenica calcistica. Ad esempio al Napoli è stato annullato ingiustamente la rete ad Osimhen per un fallo del nigeriano che per tutti non c’era. In questo caso doveva anche il VAR intervenire, però non lo ha fatto e la gara ha preso una piega diversa. Udine? Come ha detto Pierpaolo Marino, la musica è sempre la stessa, la Juventus, ha fatto la voce grossa, in una gara dove i friulani hanno giocato una grande partita. Credo che bisogna creare maggiore trasparenza nelle designazioni arbitrali e negli episodi decisivi. Purtroppo questo non accade ed ecco che si crea un clima di veleni e sospetti”.

Mancano 4 giornate alla fine del campionato, quanto ci credi al Napoli in Champions? “Detto dell’errore arbitrale sul gol di Osimhen, è stato un peccato che il Napoli non abbia chiuso la gara, che poteva portare punti pesanti per la classifica. Gli azzurri a mio avviso hanno una rosa competitiva e possono vincere le prossime gare. Contro lo Spezia non sarà una sfida semplice, si giocherà in un campo piccolo, contro un avversario che punterà alla salvezza. Il Napoli però se punta alla zona Champions, dovrà cercare di ottenere il massimo possibile e sfruttare anche un calendario, sulla carta meno difficile delle altre”.

Infine, come tu sai seguiamo il calcio femminile. Un pensiero sulla promozione del Pomigliano in serie A? “Sono contento che una realità come il Pomigliano sia salita in serie A. Non conosco personalmente i dirigenti del club campano, ma sono contento che abbiano centrato questo importante traguardo. Ora mi farebbe piacere se anche il Napoli femminile, resti in massima serie, così si possa giocare un bel derby campano. Mi fa piacere che ve ne state interessando ed è positivo che ne parlate tutti i giorni con la solita attenzione e cura”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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