Autoproduzione delle maglie da gioco il club studia questa novità dal 2021-2022

Possibile svolta in casa Napoli per le nuove maglie

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Ha fatto saltare l’ingresso dei Fondi perché motivato da un’unica ragione: l’autonomia della Lega di serie A nella gestione dei diritti tv. Il suo motto, infatti, era: «La Governance è sacra e deve rimanere in capo alla Lega». Ecco, figurarsi se uno può stupirsi se Aurelio De Laurentiis si sia messo in testa un’altra idea piuttosto innovativa: quella di autoprodurre la maglia da gioco del Napoli per la prossima stagione. Piano, è solo una delle ipotesi sul tavolo del club azzurro ed è ancora presto per capire come andrà a finire, ma di certo l’idea è accattivante e la società si sta muovendo per cercare partner in questa inedita iniziativa. Unica nel suo genere. Lo scenario, infatti, è mutato: a fine anno l’accordo di sponsorizzazione tra il Napoli e il Gruppo BasicNet arriverà a conclusione e dunque si ferma la partnership con Kappa che è iniziata nel 2015 e che ha portato nelle casse del Napoli un contratto da 8 milioni a stagione. Dunque, si gira pagina e alla porta ci sono tante offerte di partnership tecnica. Ma il Napoli riflette. E accarezza il sogno di autoprodursi le maglie della prossima stagione. 

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IL PIANO

Il Napoli ha da sempre snobbato le offerte delle grandi multinazionali proprio perché vuole sempre tenere per sé una serie di prerogative commerciali che non tutti i marchi lasciano volentieri nelle mani dei club anche a costo di dire di no a offerte economiche anche assai più consistenti. Ma da tempo il Napoli si è dotato di una rete di negozi affiliati a cui non vuole rinunciare. Come propria scelta commerciale. E c’è un altro aspetto: De Laurentiis, con l’ad Chiavelli e il capo del marketing Formisano, curano anche il design delle maglie ed è per questo che desiderano stringere accordi con partner che possano accontentare le loro richieste personalizzate. Come nel caso della maglia Napoli-Argentina che quest’anno ha spopolato: le cifre non sono ufficiali, ma pare che ne siano state vendute circa 35mila. E non è poco, proprio perché la vendita è iniziata a gennaio. La Robe di Kappa è stata il primo sponsor tecnico del nuovo Napoli, avendo vestito gli azzurri del Napoli Soccer nelle due stagioni di Serie C1 ma ora si gira pagina. Dunque: ballano le offerte di alcune aziende ma c’è anche il progetto di fare in casa le maglia del prossimo anno. Magari col supporto di qualche importante azienda di abbigliamento. 

P. Taormina (Il Mattino)

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