ESCLUSIVA – A. Colao (Endrocrinologa Policlinico Fed. II): “Insigne? Spesso c’è la divisione in guelfi e ghibellini”

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In questi giorni ancora il campionato di serie A è fermo, visti gli impegni delle nazionali, ma sabato tornerà il calcio giocato con l’impegno interno del Napoli contro il Crotone. Nel frattempo prevale anche il tema della salute e il ritorno negli stadi. Di questo e non solo ilnapolionline.com ha intervistato la responsabile del reparto di endocrinologia del Policlinico Federico II Annamaria Colao

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Secondo i dati in tuo possesso, quando potrebbero esserci novità favorevoli per il calo di positivi in Campania? “Io credo che al momento la situazione non sia positiva e in breve tempo, purtroppo, non vedo grandi miglioramenti. Rispetto all’anno scorso, sono diversi i fattori che hanno portato ad una mancanza rallentamento dei contagi. Il mio auspicio è che l’arrivo delle temperature estive sia seguito, come lo scorso anno, dal rallentamento della curva del contagio così da poter diminuire la pressione sugli ospedali che oggi è sempre alta”.
Dicevi che i numeri sono più alti dello scorso anno, ma pensi che sta contribuendo anche il numero delle varianti? “In parte potrebbe essere, ma penso che stia prevalendo la rassegnazione della popolazione. I cittadini si stanno rendendo conto che la situazione è molto difficile, con poche dosi di vaccino disponibili ed è perciò che vediamo spesso anche le strade piene. Purtroppo, la comunicazione non ha certo agevolato la disponibilità dei cittadini, con notizie avvilenti e non del tutto esatte, come sulla questione di Astrazeneca. Tutto questo ha portato al panico che si è aggiunto al naturale sconforto ped ecco che la situazione sia di non semplice risoluzione in breve tempo”.
Come mai secondo te il cittadino, in generale, non sta rispettando le norme in piena pandemia? “Io credo che sia un mix tra sfiducia, poca consapevolezza ed incapacità a restare ancora confinati in casa o rispettare norme come la chiusura di tanti esercizi commerciali, con danni economici elevatissimi. Oggi ribadisco che solo indossando la mascherina, rispettando il distanziamento, lavando le mani spesso attendendo al momento di vaccinarsi siano le uniche cose essenziali per poter stare bene. Vedo prevalere la rassegnazione come detto prima, che acuisce uno scarso senso civico”.
Cosa ne pensi che diversi medici non si vogliono vaccinare, anche se al momento non è una legge che il Governo ha approvato? “Quando si tratta dei vaccini, non penso che sia una questione di obbligo, ma di rispetto verso il prossimo. Ovviamente, ognuno è libero di prendere qualsiasi decisione, anche se personalmente non penso che non vaccinarsi sia una scelta saggia. Abbiamo assistito a focolai interni ad RSA causati da personale sanitario non vaccinato, ed è cosa molto grave. Chi come medico, infermiere o personale sanitario decide di non  vaccinarsi ne ha piena facoltà, ma poi non dovrebbe stare nella stessa struttura con pazienti a rischio di Covid”.
Tra un paio di mesi si giocheranno gli Europei e c’è il rischio che qualche stadio non possa essere aperto, causa Covid-19. Cosa ne pensi in merito? “Io come ti dissi in tempi non sospetti, teatri, cinema e stadi, non li terrei chiusi e lo stesso te lo confermo adesso. Credo che con il giusto protocollo e controlli seri e capillari, si possano tenere aperti come aveva detto anche il Ministro Franceschini. Per quanto riguarda altri paesi ricordo che nel Regno Unito, quasi la metà, e Israele, la totalità della popolazione ha già ricevuto la vaccinazione svuotando gli ospedali e riaprendo le attività (in Israele). La Spagna ha riaperto la maggioranza delle strutture…e proprio nei giorni scorsi ha permesso un concerto pienamente controllato con 5000 spettatori. Mi auguro che altri paesi Europei possano adeguarsi, che si possa vedere un evento così importante come l’Europeo di calcio, e si possano vedere gli spettatori negli stadi”.
Infine ti vorrei chiedere di Lorenzo Insigne, elogiato in tutto il mondo, meno qui a Napoli. Come te lo spieghi? “Io non sono un’ esperta di calcio, ma su Lorenzo Insigne dico che sono felice che un napoletano si stia facendo valere in tutto il mondo. Purtroppo gli italiani si dividono sempre in guelfi e ghibellini, nel senso che si creano divisioni o spaccature anche quando non ci sono ”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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