De Laurentiis e Gattuso tregua per la Champions, l’addio può attendere

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Un’ombra di disgelo dopo il grande freddo calato all’improvviso. Ma era il messaggio che prima ancora che a Gattuso, De Laurentiis doveva mandare alla squadra. Anzi, era quasi obbligato a farlo per evitare che una serie di evitabili equivoci mettesse piede all’interno di uno spogliatoio che negli anni ha sempre mostrato di avere una certa facilità ad aprire delle crepe al suo interno. E alla vigilia delle tre gare che possono decidere il destino di questa stagione, è importante che la squadra abbia capito – vedendolo – che allenatore e presidente sono uniti dallo stesso obiettivo. E non è solo apparenza, al di là di quello che succederà a maggio: ma il patron e l’allenatore vogliono centrare la qualificazione Champions. Poi alla fine della stagione, potrà anche esserci il divorzio (al momento ipotesi assai concreta) perché uno dei due (o entrambi) non avrà intenzione di sedersi a discutere il rinnovo. Ma poco importa: anche Mazzarri (nel 2013) e Benitez (nel 2015) erano in scadenza e non avevano lasciato intendere con largo anticipo che non avevano voglia di rinnovare ma questo non ha impedito a Walter di conquistare l’accesso in Champions e a Rafone di arrivare in semifinale di Europa League e a un passo dal quarto posto. Pino Taormina (Il Mattino)

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