Stefan Schwoch su 1 Station Radio: “Il Napoli può ribaltare il risultato dell’andata contro il Granada. Ecco chi vedrei bene sulla panchina azzurra”

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“La mia stagione a Napoli, per me, resta indimenticabile. Un ricordo stupendo di un’annata meravigliosa – queste le parole di Stefan Schwoch, ex calciatore del Napoli e cronista sportivo, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Crisi? Sicuramente non stanno arrivando buoni risultati, questo anche perché ci sono calciatori che non hanno reso secondo le aspettative. Qualcuno ha avuto l’attenuante degli infortuni. Certo è che quando non si arriva ad un obiettivo mediante il gioco e la tecnica, bisogna provare ad arrivarci con il cuore. Agli azzurri è mancata la personalità, che in passato era caratteristica di gente come Reina, Albiol, Maggio, Hamsik e Jorginho. Quando le cose vanno male, bisogna potersi affidare ad un compagno che ti trascini, e questa figura manca nella rosa di Gattuso. Rino ha fatto un ottimo lavoro: ha preso la squadra dalle macerie e lo ha riportato in alto. Quest’anno ha avuto un po’ di problemi, compreso l’elevato numero di infortuni degli uomini chiave. Le colpe non sono solo del calabrese, ma vanno condivise con società e gruppo squadra. Non dimentichiamo che il calabrese sta lavorando da mesi sapendo di aver perso la fiducia della società, e questo è un ennesimo scoglio che, nonostante sia un uomo di calcio, lo ha fatto esplodere ai microfoni della stampa dopo la vittoria col Parma. Europa League? Il Napoli ha nelle sue corde la possibilità di ribaltare il risultato negativo dell’andata, ma deve fare una grandissima prestazione. Insigne e Zielinski – ha proseguito Schwoch a 1 Station Radio – hanno il compito di trascinare i propri compagni a raggiungere gli ottavi di finale. Io che ho giocato al San Paolo, posso assicurarvi che anche i tifosi stanno mancando alla squadra di Gattuso. Giocare nello stadio di Maradona con la maglia del Napoli, di fronte ad ottantamila spettatori, è un’emozione indescrivibile. Non capisco quei calciatori che soffrono la pressione dei tifosi. Gattuso? Credo che non sarà esonerato, ma c’è bisogno che la società programmi i prossimi anni e ricostruisca la squadra. Si parla molto di Italiano e De Zerbi: sono molto bravi e preparati, ma bisogna fare attenzione quando prendi un allenatore giovane. Con tutto il rispetto, allenare Spezia o Sassuolo non è la stessa cosa che allenare il Napoli. Sulla panchina azzurra ci vedrei bene Allegri o Spalletti, ma con un progetto di almeno tre anni”

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