Antonio Cabrini a “Il Sogno Nel Cuore: “Il Napoli ha espresso un buon gioco, la Juventus è stata spinta dall’orgoglio. Gattuso? La squadra sta con lui”

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“Napoli-Juventus? Ho visto una partita molto tirata, vinta dal Napoli che, fino al vantaggio, ha espresso un gioco migliore – queste le parole di Antonio Cabrini, ex calciatore, fra le tante, della Juventus, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. La Juventus è venuta fuori nel finale, spinta dall’orgoglio di recuperare il risultato. Tanto pressing, ma non ha creato grandi problemi alla squadra partenopea. Non è stata la Juve che abbiamo visto nelle ultime partite. Scudetto? È normale che, ad inizio stagione, i bianconeri erano la squadra da battere, visti i 9 Scudetti di fila. Quest’anno, però, ha un ritardo importante dalla prima in classifica, ma non ci si può mai fidare della Juve. Battere i ragazzi di Pirlo è una soddisfazione, sono sempre tre punti pesanti. Ora, però, questi punti non devono essere sprecati contro squadre di bassa classifica. È un campionato anomalo, dove giocare in casa od in trasferta non conta più. Rigore Insigne? Psicologicamente aveva meno tranquillità, visto l’errore in Supercoppa, ma lui ha qualità ed esperienza che gli hanno permesso di realizzare quello di sabato. La fascia di capitano che gli è stata data è una cosa molto importante, conferma il fatto che sia il leader in campo ma anche negli spogliatoi, perché per essere capitano bisogna avere l’appoggio dei propri compagni. Gattuso? Se un calciatore sbaglia una partita, può fare bene nella partita successiva, mentre per l’allenatore è tutto più difficile. Un allenatore deve tirare fuori le giuste motivazioni quando viene messo in discussione, e questo comporta il coinvolgimento anche del gruppo squadra. Purtroppo in Italia non sempre si dà il tempo necessario per giudicare l’operato di un allenatore. Rino è un ottimo allenatore, ma non so se alla fine resterà a Napoli. La squadra è sicuramente con lui, a fine partita lo hanno abbracciato tutti, e questi sono dei bei segnali che il gruppo ha mandato a De Laurentiis. Alla fine, però, deciderà sempre lui”.

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