Approfondimento – di G. Calabrese: “Tifosi Viola, non sporcate Callejon!”

0

Per la foto che si vede qui di fianco, Callejon è finito nella bufera. Social, ovviamente. Perchè nel calcio i sentimentalismi, non quelli smielati, ma quelli autentici, non sono previsti. E non si perdonano, a quanto pare. Si imputa sempre ai calciatori di non essere “attaccati” alla maglia, di pensare esclusivamente al proprio tornaconto personale, portafogli, belle donne e bella vita. Pochi valori e molta superficialità. Ebbene, un professionista esemplare come Callejon, che ha trascorso 7 anni a Napoli, dove è stato benissimo, dove sono nate le sue figlie, ritorna in città, ritrova i vecchi amici e compagni di lavoro, con cui ha trascorso momenti belli ed altrettanti difficili, scatta una foto ricordo con loro e viene accusato. Di cosa, poi, se è lecito chiedere? Di avere degli amici? Di essere affezionato a loro? O della sconfitta della Fiorentina? Sì, perchè sono i tifosi della Viola ad essere infuriati con il calciatore spagnolo. Per uno scatto. Un qualcosa che, forse, sarebbe dovuto restare privato, ma che invece, come spesso accade oggi, diventa pubblico e rimbalza sui social. Perchè alla fine occorre il colpevole, oppure il male ed il viscido devono essere ritrovati in tutto. Ma proprio in tutto. Callejon, dopo aver appreso della reazione dei suoi supporters, si è detto, ovviamente, dispiaciuto, e di essere il primo arrabbiato per la disastrosa sconfitta per 6-0 allo stadio Maradona, ma di sicuro non può chiedere scusa per un qualcosa che non ha nulla di scorretto. Forse i tifosi della squadra gigliata devono ancora imparare a conoscere Callejon. E scopriranno presto che uno così non si sporca. Se a Napoli è ancora tanto amato, è proprio perchè irreprensibile, leale, perbene. La foto è stata poi rimossa dal medico che l’aveva postata sul suo profilo Instagram, ma la figuraccia e la malafede social non si cancellano di certo. E quelle prescindono dal campo, e non sono neanche accostabili ad un signore come Josè Maria Callejon.

Factory della Comunicazione

a cura di Gabriella Calabrese

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.