D’Onofrio: “Cosa rischia la Juventus sull’indagine Perugia? Nulla. C’è un precedente…”

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A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto l’avvocato Paco D’Onofrio, esperto di diritto sportivo e professore di diritto sportivo presso l’Università di Bologna: “Cosa rischia la Juventus dall’indagine di Perugia? La mia è una valutazione sulle norme: Paratici non è coinvolto per corruzione ma per non esser stato collaborativo. Questo non avrebbe un risvolto sportivo: ci vorrebbe un’effettiva alterazione che non è nelle carte della Procura. Quindi, si tratta di dichiarazioni reticenti di Paratici. Non c’è un risolvo sportivo. Le indagini sono duplici: c’è sia uno spunto sull’irregolarità della procedura sia degli interventi sulla stessa. La Procura di Perugia ha escluso corruzione da parte della Juventus quindi non si può fare riferimento all’articolo 32 comma 7 del Codice di Giustizia sportiva. Sono questioni ancora sospese, nell’economia di un processo la Procura è partigiana, mentre il giudice è terzo e siamo in una fase dove possono emergere altri elementi. Tre mesi d’indagine sono molti e non credo che ci saranno novità clamorose. Distonia Gip e comunicato Procura? Non mi stupisce, tra accusa e giudicante ci possono essere idee differenti, anzi quasi fisiologico. Intervento giustizia sportiva? Esame di lingua non è per la cittadinanza, ma prodromica. Occorre che ci sia accertamento della condotta. Che la procura statale sollevi una questione non è nulla: la Procura Federale aveva aperto il fascicolo già a settembre ma non sono andati avanti. Punizioni alla Juve? Si valuta la gradualità: nella peggiore delle ipotesi c’è il precedente che è il caso Recoba che fa fede”.

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