A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Roma

Approfondimento su Napoli-Roma

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Napoli-Roma: ieri è finalmente terminata la settimana più triste in assoluto per il club partenopeo nei suoi 94 anni di storia.

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In un San Paolo, il cui nome resterà tale ancora per molto poco, ieri sera si è giocata la gara Napoli-Roma, valida per la 9° giornata di campionato. Due squadre arrivate a questo appuntamento con uno stato d’animo completamente diverso e non soltanto per il momento di forma sul campo, eppure il risultato di 4-0 lascia poco spazio alle interpretazioni sull’andamento del match.

Ecco, di seguito, i principali spunti del match:

  • Un senso che non c’è: la sensazione condivisa per chi ha avuto l’onore di aver vissuto l’epoca di Maradona (clicca qui per TRIBUTO A MARADONA) è che del calcio dallo scorso 25 novembre per un pò di tempo se ne potrebbe fare a meno. Purtroppo il 2020 ha limitato la nostra libertà, i nostri viaggi e le cene con gli amici ma, per molti tifosi azzurri, portandosi via Diego questo anno ha spazzato via i sogni di tanti.

 

  • La pedina sottovalutata: aveva fatto fare il salto di qualità al Napoli lo scorso gennaio col suo arrivo, eppure Diego Demme  in questo inizio di stagione ha, forse troppo frettolosamente, lasciato la titolarità del centrocampo a Bakayoko. Guardare il salvataggio al 49′ su un contropiede della Roma per capire come questo ragazzo sia bravissimo a coprire tutte le falle, risultando una pedina tattica fondamentale per dare equilibrio ai partenopei.

 

  • Un bacio, anzi cinque: alla mezz’ora Insigne sblocca la partita con una magia su punizione (non roviniamo per una volta tutto dicendo che Mirante era in ritardo) con una conclusione che bacia il palo alla destra del portiere. Il meglio, però, forse viene dopo quando il numero 24 prende la maglietta del suo idolo e la bacia altre quattro volte.

 

  • Il balletto da destra: nel primo tempo il Napoli ha battuto ben otto angoli contro zero degli avversari, eppure curioso è il fatto che nelle cinque occasione dal versante di destra c’è stato un inutile e improduttivo scambio tra Mertens Mario Rui che non ha praticamente mai portato a un cross decente. Al di là del curioso siparietto, gli azzurri devono imparare a sfruttare meglio le situazioni da palla ferma, anche se Insigne ieri ha rotto un incantesimo.

 

  • La mossa, l’apertura e la buca: la rete del raddoppio nasce da un colpo di tacco volante di Mario Rui che serve Insigne, il quale in campo aperto pesca Fabian Ruiz. La conclusione del numero 8 spagnolo è un colpo da biliardo che si infila nella porta giallorossa, per l’occasione trasformata in buca. Complimenti davvero agli interpreti.

 

  • Gli Haters a prescindere: erano tutti pronti a massacrare Gattuso in caso di mancato successo e a chiederne la sostituzione immediata. Invece il buon vecchio Rino stavolta si dimostra intelligente (primo solito quarto d’ora a parte) e non forza la mano giocando con l’unico modulo possibile con gli attuali uomini, ovvero il 4-3-3. Vittoria senza se e senza ma contro una squadra imbattuta da tantissimo tempo e ora ci sono un paio di gare per decollare in classifica dove, Milan a parte, tutti stanno incontrando delle difficoltà.

 

Articolo a cura di Marco Lepore

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