D’Aversa: “Napoli squadra importante con giovani di prospettiva. Fatte cose importanti a Parma, le etichette pesano ed ora non alleno. Kulusevski…”

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In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Roberto D’Aversa, allenatore: “Il Napoli è una squadra importante ed ha fatto acquisti giovani, ma di prospettiva. Milan e Sassuolo stanno vivendo un momento di forma, sia Pioli che De Zerbi stanno facendo un ottimo lavoro. La Juventus ha cambiato allenatore, altre squadre sono state coinvolte parecchio col Covid, quindi sfortunate. Andrei cauto nel dire che la Juventus non possa vincere il decimo scudetto di fila. A Parma abbiamo fatto qualcosa di importante, non solo grazie a me, due salvezze partendo dalla LegaPro. L’anno scorso ci sono state alcune situazioni che hanno portato ad una rottura, ma la mia sarà sempre gratitudine nei confronti della società. Purtroppo, pur avendo fatto bene, mi ritrovo a casa. Non so se conviene sempre far bene (ride, ndr). Il mio dispiacere è che il Parma dei due anni in Serie A, si pensa siano uguali. Il primo anno sfruttavamo le caratteristiche dei giocatori avanti: l’unico modo per salvarci. Al secondo anno, consolidata l’esperienza di qualche giocatore, le prestazioni ed il modo di affrontare le partite è stato diverso. A Napoli abbiamo perso per due contropiedi, ma io cerco di sfruttare sempre le qualità dei miei. Antonio Conte? Abbiamo un ottimo rapporto. Ha percepito, nella circostanza delle domande, un’offesa alla sua professionalità. È una persona importante, uno dei migliori allenatori al mondo ed è molto umile: il suo carattere l’ha portato a diventare ciò che è come allenatore e ciò che è stato come calciatore. Kulusevski? È partito molto bene. Giudicare da fuori non è semplice, i giocatori vanno visti in allenamento. Se lo stanno gestendo così è perché hanno fatto le loro valutazioni. Nonostante sia molto giovane, può dimostrarsi determinante. A Parma le possibilità di giocare e sbagliare le aveva, perché era il più forte, alla Juventus se sta fuori entrano Dybala, Cristiano Ronaldo, Morata. Prossimo impegno? Sto riscoprendo la bellezza della mia città, Pescara. Tutto questo tempo libero erano 30 anni che non li avevo, mi sto godendo la famiglia. In questo momento il calcio mi manca meno, tra virgolette, ma ricollegandomi al finale del campionato scorso con tutte le complicanze dei protocolli, me lo fa mancare meno. Questo è un calcio diverso”.

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