Il caso – Suarez, el pistolero: quando tutto si tinge di giallo

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Per arrivare a Suarez la Juventus aveva proposto un contratto triennale con una base di 6 milioni più bonus che avrebbero portato il tutto a circa 10 milioni all’anno. La cifra aveva subito convinto l’uruguaiano, tra i club l’intesa di massima c’era, allora l’unico scoglio sarebbe stato il passaporto.
Per ottenerlo l’iter era chiaro: esame da sostenere presso l’università per stranieri a Perugia. E qui è iniziato il giallo. Luis Suarez è arrivato a Perugia giovedì 17 per sostenere l’esame di italiano, ma già da un paio di giorni la Juventus gli aveva fatto sapere che non lo avrebbe più tesserato virando con forza sul romanista Dzeko. A questo punto sorge il dubbio: perché sostenere un esame pur sapendo ufficialmente che la Juventus non lo avrebbe più tesserato? Certo, un passaporto italiano può sempre fare comodo, magari in futuro, chissà…
L’esame di Suarez era stato organizzato dal club bianconero, come confermato nella giornata di ieri da Selvaggio Sarri, colonnello della Guardia di Finanza che coordina le indagini sul campo, ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Il club bianconero nella giornata di ieri non ha voluto rilasciare alcun genere di commento sulla vicenda ritenendosi estranea. La Finanza ha precisato che non ci sono tesserati juventini indagati.

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Il Mattino
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