ESCLUSIVA – L’ex Giuseppe Fornito (centr. U.s. Savoia 1908): “Senza pubblico non mi diverto. Conquistato dal progetto del club”

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Il campionato di serie D non è ancora iniziato, si aspetta l’ufficialità dei calendari, ma le aspettative sono alte. Molte le squadre che possono dire la loro e ci sono diversi nomi importanti nelle rispettive compagini. Tra questi anche l’ex Napoli Primavera Giuseppe Fornito che è passato all’U.s. Savoia e ilnapolionline.com lo ha intervistato.

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Da 48 ore sei un nuovo acquisto dell’U.s. Savoia 1908. Uno dei motivi del sì è anche l’approdo in panchina di mister Salvatore Aronica? “Sicuramente uno dei motivi è come hai detto tu è il mister, visto che ci conoscevamo già dai tempi di Napoli. Io ero nella Primavera, ma mi allenavo spesso con la prima squadra ed ho avuto il piacere di conoscerlo. Il Savoia è una società con un progetto serio, ambizioso e mi auguro che possa tornare quanto prima nel calcio che conta”.

Già lo scorso anno l’U.s. Savoia 1908 aveva sfiorato la C, il Palermo però è stato più forte. Aspettative per questa stagione? “Lo scorso anno la squadra aveva sfiorato la promozione, il Palermo però è stato più forte ed ha meritato ampiamente la salita in serie C. Sicuramente abbiamo tutti la voglia di fare bene, sapendo che non sarà semplice, per il livello delle avversarie, ma siamo carichi per la nuova stagione”.

Tra le squadre che affronterete, oltre l’Afragolese e il Nola, c’è anche il Latina del tuo ex compagno Allegra. Vi siete già sentiti in queste ore? “Con Emanuele mi sono sentito appena è stato ufficializzato il mio arrivo al Savoia. Ci conosciamo sin dai tempi del settore giovanile del Napoli, abbiamo giocato per sei anni e ti posso dire che c’è una stima infinita. Non solo è un ottimo calciatore, ma anche una persona straordinaria ed è uno dei pochi che ancora mi sento della “vecchia”  Primavera”.

Quali sono secondo te le difficoltà nel passare dalle partite del settore giovanile al professionismo? “Io mi sono allenato con la prima squadra più volte, nel periodo di Mazzarri e Benitez ed ovviamente è un altro mondo rispetto al settore giovanile. E’ chiaro che allenarsi con i campioni è stato per me un onore ed ho appreso tanto da loro. Quello che posso dire è di  non mollare mai, dare sempre tutto, perché solo con il lavoro e la dedizione si possono raggiungere i grandi traguardi”.

Com’è per un calciatore, in tempo di Covid-19, giocare senza pubblico? “Premesso che la salute è essenziale, visto che il Covid-19 non guarda in faccia a nessuno, ma per noi che giochiamo a calcio, è dura senza pubblico. Personalmente non mi piace che manca il calore dei propri tifosi, è un altro sport, ma al momento ci adeguiamo”.

Nel tuo ruolo di centrocampista chi sono da sempre i modelli ai quali ti ispiri? “Quando ero nel Napoli da sempre ammiravo Marek Hamsik. Non solo perché mi allenavo con lui, vedevo davvero le sue gesta, ma lo reputo una persona straordinaria e che ha dato sempre tanti consigli a noi giovani. In questo momento come centrocampista dico Barella dell’Inter, lui è un mix di tecnica e di grinta, davvero fortissimo”.

Infine Gianluca Gaetano andrà a giocare ancora un anno alla Cremonese. Essendo tra i più giovani della nidiata del settore giovanile azzurro, cosa ti senti di dirgli? “Io l’ho visto giocare e lo apprezzo molto sul piano tecnico. Gli auguro le migliori fortune con la Cremonese. Per me ha tutto per poter giocare in serie A, l’importante è che prosegua nel suo percorso di crescita e si allena con la stessa dedizione di sempre”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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