ESCLUSIVA – Rossella Tata (att. Pomigliano): “A Cesena servirà la “famosa” cazzimma. Dovremmo essere più concrete in zona gol”

All'interno l'intervista al neo attaccante del Pomigliano

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Domenica pomeriggio allo stadio “Ugo Gobbato” di Pomigliano, le padroni di casa hanno pareggiato contro il Tagnacco. Le ragazze di Salvatore Esposito hanno mostrato comunque di potersela giocare in serie B. Domenica si andrà a giocare a Cesena, occasione per conquistare un buon risultato. Ilnapolionline.com ha intervistato la neo attaccante Rossella Tata.

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Domenica esordio in casa con il Tavagnacco con un pareggio. Sei soddisfatta per il risultato o ti aspettavi di più? “Da un lato c’è soddisfazione per la prestazione contro il Tavagnacco, anche se dispiace non aver vinto la partita. A questi livelli, come dite a Napoli, ci vuole la cazzimma (ride n.d.r.), nel senso che dobbiamo essere più scaltre per portare a casa l’intera posta in palio. Non dimentichiamo che delle 11 titolari, 8 sono nuovi acquisti, ci vuole tempo, prima di essere a tutti gli effetti costanti”.

Oltre le palle gol create, vi manca anche un rigore nel finale. Cosa ne pensi in merito? “Domenica ci siamo trovate di fronte un ottimo portiere, che ha salvato la sua squadra in un paio di circostanze. Sul rigore dico che in un primo momento non ce ne eravamo accorte che ci fosse. Rivedendo le immagini, il penalty era netto, peccato, perché potevamo ottenere il bottino pieno, però pesiamo già alle prossime sfide”.

Cosa ti ha spinto ad accettare questa tua nuova avventura al Pomigliano? “Sin da subito quando mi hanno parlato del progetto rimasi colpita dal fatto che si vuole fare cose importanti. Il presidente è una persona ambiziosa, oltre che un professionista serio. La rosa allestita ha tutto per poter far bene, senza dimenticare il pubblico che lo scorso anno è stato determinante, oltre che per strada sono persone squisite. Un mix che non potevo dire di no, ma ho accettato con grande piacere”.

Che effetto fa per il calcio femminile, vedere ancora gli stadi vuoti? “In questi giorni c’è stato a Pomigliano il ministro dello Sport Spadafora, persona importante per la politica e non solo. Io dico che noi sentiamo meno, l’assenza del pubblico, rispetto ai maschi, però è chiaro che i nostri tifosi sono importanti e dovessero riaprire gli stadi, sarà il classico dodicesimo uomo in campo”.

In tutti questi anni che hai giocato a calcio, in cosa seconda te devi ancora migliorare per salire l’ultimo gradino? “Come in tutte le cose della vita, si può sempre migliorare, anzi, i margini di crescita sono sempre determinanti. Probabilmente devo essere più concreta sotto porta e farmi sentire dalle mie compagne di squadra. Mi auguro che con il Pomigliano riesco a salire l’ultimo gradino e togliermi tante soddisfazioni”.

Domenica giocherete a Cesena, il primo match in trasferta, contro una squadra reduce dalla sconfitta di Ravenna. Quali le insidie che dovrete tenere presente? “Io credo che l’unica insidia da tenere in considerazione e proprio giocare in trasferta, dovendo fare un viaggio lungo per la Romagna. Sull’aspetto tecnico credo che dovremo scendere in campo con lo spirito giusto, cercando di avere quella famosa cazzimma per essere più ciniche. Giocando come si è fatto domenica abbiamo i mezzi per ottenere un buon risultato”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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