PRIMAVERA NAPOLI- Una rivoluzione a 360 gradi in pochi giorni

Approfondimento sulla Primavera azzurra

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Primavera Napoli- Nei giorni scorsi è arrivata la decisione definitiva che ha portato la formazione partenopea alla retrocessione.

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E’ appena finita la stagione (neanche per tutti) che già si riparte, o meglio si dovrà ripartire, tra mille dubbi anche in tema di protocolli da attuare e senza una data precisa per l’inizio dei campionati di calcio giovanili (ottobre?).

A Napoli in questi ultimi giorni il settore giovanile ha vissuto un periodo di grandissime novità e cambiamenti, a partire dalla dolorosa decisione presa dalla Federcalcio di far retrocedere la formazione Primavera nel campionato 2 (una sorta di Serie B giovanile), visto il penultimo posto in classifica occupato prima del lockdown.

Una scelta, discutibile o meno, che potrebbe però diventare una buona scusa per ripartire visto che negli ultimi anni (ma in generale tutta la gestione ADL) , se le formazioni Under sono ritornate ad essere fortemente competitive, la Primavera invece non ha mai raggiunto risultati lusinghieri, ad eccezione di una finale di coppa Italia persa con la Juventus.

Chiariamo ancora una volta che la retrocessione è un’onta che ha coinvolto in passato altri club importanti come Lazio e Milan, che tuttavia dopo una sola stagione sono ritornati dove gli compete, ecco perchè sarà importante costruire una squadra forte per un campionato di livello certamente molto più basso come qualità degli avversari.

Ecco allora che la società si è mossa con Giuntoli in prima persona (fa sorridere la voce che possa adesso lasciare Napoli quando è al centro dell’intero progetto del club) con la scelta di affiancare al Responsabile del settore giovanile Gianluca Grava la presenza di Aladino Valoti come D.S. della Primavera azzurra. Una situazione da monitorare quella del “soldatino” che ha ancora un anno di contratto e potrebbe essere ai titoli di coda nel ruolo di dirigente all’ombra del Vesuvio.

Anche perchè De Laurentiis ha un pallino nella sua testa, ovvero riportare a casa Christian Maggio quando Superbike deciderà di appendere le scarpette al chiodo in maglia Benevento, e chissà che non possa ereditarne il testimone dal suo ex compagno di squadra.

Deliri o sogni di mezz’estate perchè, diciamolo subito, oggi non c’è nulla di neanche lontanamente concreto e non è nello stile del sottoscritto inventare notizie e trasformarle in esclusive acchiappaclick, ma solo un pallino che continua a girare nella mia testa.

Ritornando alle cose certe, il cerchio si è chiuso con la scelta di Giancarlo Riolfo come nuovo allenatore della Primavera, tecnico interessante che ha nel suo curriculum una buona carriera da professionista e che in questa stagione appena terminata ha raggiunto i play off col Carpi.

Già Napoli e Carpi un connubio che continua negli anni e che finora ha portato pochissimi risultati per la cantera, forse l’intelligenza delle parti dovrebbe portare a ragionare diversamente. Il club emiliano dovrebbe diventare una società satellite dove mandare a giocare i ragazzi più promettenti una volta usciti dal settore giovanile partenopeo e non una fonte da cui attingere calciatori e dirigenti (salvo rare eccezioni).

Infine se rivoluzione deve essere in Primavera che lo sia anche sul tema mercato, l’arrivo di Valoti fa pensare che il Napoli ragionerà non più in termini di opportunità con talenti svincolati da campionati di livello minore, ma che ci sia un budget disponibile per provare a prendere ciò che serve realmente al nuovo tecnico per portare la squadra alla promozione.

Del gruppo dei 2003 della vecchia Under 17 vanno prelevati solo i quattro cinque ragazzi più importanti e affiancati ai 2002 che hanno avuto poco spazio quest’anno, cercando di far fare esperienza in Serie C e D a quasi tutti i 2001 (la regola dei cinque fuori quota proprio è insopportabile oltre che inutile e dannosa per i ragazzi) sotto contratto. Mentre per gli altri ragazzi classe 2003 non sarebbe male l’idea di cederli in prestito al Carpi (questo avrebbe senso) o Bari, ma anche a club campani come Paganese-Cavese -Juve Stabia per fargli disputare sotto età campionati giovanili di serie C.

Staremo a vedere come si muoverà il club azzurro e se finalmente anche la Primavera, seppur in un campionato di più basso profilo, riuscirà a creare quella mentalità giusta da portare avanti poi anche negli anni successivi perchè vincere aiuta a vincere…

Articolo a cura di Marco Lepore

 

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