Caos Collana, la Regione ora invia il commissario

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La Regione entra a gamba tesa sul Collana. Troppe lungaggini, troppe polemiche, troppi ritardi. Sarà un commissario ad acta a stabilire le responsabilità e a dare un colpo di acceleratore ai lavori ancora al palo. Il commissario dovrà verificare in particolare l’operato della Direzione generale per le risorse strumentali, senza mettere in discussione la titolarità della concessione.

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L’INDAGINE

La delibera di Giunta parte dall’assunto che «sono emerse varie e gravi criticità nella attività della Direzione generale risorse strumentali, tra l’altro con riguardo alle modalità di esecuzione dei lavori sull’impianto da parte della concessionaria Società Giano e al controllo sull’esecuzione della convenzione». In due parole: troppe lungaggini che stanno bloccando la restituzione del Collana alla collettività. Il commissario, che sarà nominato dal presidente De Luca entro la fine del mese, dovrà provvedere «al puntuale controllo sulla correttezza dell’esecuzione del contratto da parte della concessionaria; l’attivazione di ogni rimedio idoneo a tutelare la sfera giuridico-patrimoniale dell’Amministrazione regionale e l’interesse pubblico sotteso alla convenzione in questione».

LE REAZIONI

Esulta la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Muscarà: «Alla luce del nostro esposto alla Procura della Corte dei Conti, nel quale abbiamo segnalato tutte le criticità relative alla procedura di assegnazione della gestione alla società Giano e a presunte irregolarità nella realizzazione dei lavori, abbiamo costretto De Luca a nominare un commissario ad acta che si sostituirà alla direzione generale per le risorse strumentali nelle attività di vigilanza sulla correttezza e legittimità delle procedure e sulla correttezza dell’applicazione del contratto». Contestato soprattutto l’atto aggiuntivo che ha consentito un contratto che cancellava gli obblighi della gara precedente, i termini economici della convenzione, l’affidamento dell’impianto a una società «lontana dall’attività sportiva di uso sociale».

I RITARDI

Non più tardi di una settimana fa proprio la Giano aveva denunciato i ritardi della Regione nel dare l’ok per la prosecuzione dei lavori: la decisione di nominare un commissario, dunque, viene accolta «con ottimismo» da Paolo Pagliara, socio dell’affidataria della concessione. «Speriamo che si faccia chiarezza definitivamente sulla correttezza dell’operato del concessionario dice – che sta lavorando secondo le finalità della convezione. Speriamo però che tutto ciò serva anche a velocizzare la redazione dei nuovi cronoprogrammi affinché l’impianto venga ultimato quanto prima. L’interesse di tutti è quello dello sport; anche le scuole del quartiere a settembre potranno utilizzare gratuitamente l’impianto». Patrizio Oliva, dal canto suo, ribadisce lo sfascio della gestione pubblica del Collana e la necessità di un affidamento ai privati. Una verifica del cronoprogramma era stata chiesta anche dal consigliere Regionale Francesco Borrelli, con il capogruppo dei verdi Rino Nasti, al vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola. I lavori sarebbero dovuti partire il 15 settembre 2019 e terminare entro i 16 mesi, ossia 15 gennaio 2021 data ultimazione. Le gare sono ancora al palo.

I LAVORI

La Regione con una spesa di 8 milioni di euro si è fatta carico della pista di atletica, del campo da gioco, della piscina, della tribuna (lato Acitillo) e delle torri faro. La piscina è al progetto esecutivo con il parere favorevole dell’Anac per far partire la gara; le torri faro pure sono al progetto esecutivo in attesa di gara; la tribuna invece è al progetto definitivo in attesa di mettere a gara il progetto esecutivo e il lavori. Giano realizzerà – per un importo di 7 milioni di euro – la tribuna Quattro Giornate, la palestra di via Ribera, la pista di pattinaggio, palazzetto dello sport e sistemazioni esterne. Lavori che devono partire insieme.

Gianluca Agata (Il Mattino)

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