Una notte con Messi, a Milano, per mangiare un panino

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Una notte milanese di nove anni fa, dopo il giro in discoteca. «Messi aveva fame ma dove potevamo andare alle tre? Nel suo albergo c’era al massimo il room service». E allora tutti da Gabry il paninaro, in Corso di Porta Vittoria, di fronte al tribunale. Alcuni ragazzi lo riconobbero, ma l’imprenditore Lorenzo Tonetti, amico italian o della Pulce disse loro che si sbagliavano. Con lui c’era il Pocho Lavezzi, alle ultime partite col Napoli. «L’ultima volta ci siamo incontrati a Barcellona, prima della partita contro l’Inter in Champions League. Ci sentiamo spesso, so quanto lui tiene al Barça e sono certo che non si muoverà dalla Spagna, anche se Milano gli piace tanto. Se il padre ha davvero preso casa qui non è certo perché verrà a giocare nell’Inter». Tonetti dice: «Un ragazzo alla mano, che non ha mai atteggiamenti da divo, al contrario di calciatori che non hanno fatto la sua carriera e non hanno vinto quanto lui. La semplicità è nei gesti, non nei discorsi, perché Lionel e sua moglie Antonella sono molto profondi». Lorenzo, negli ultimi anni è divenuto uomo di fiducia di Andrea Radrizzani, il proprietario del Leeds. «Acquistò tre anni fa la squadra da Cellino, con l’argentino Bielsa in panchina abbiamo appena conquistato la promozione in Premier League. Acquistare Messi per il Leeds? Beh, questo sì che è un bel sogno».

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Il Mattino
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