PAGELLE- Ecco i top e i flop del match Parma-Napoli

Di seguito le pagelle della sfida

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Pagelle- Davvero sfortunato l’arbitro Giua col Napoli in questa stagione, sempre molto contestato dall’intero ambiente partenopeo.

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Perde il Napoli a Parma e lo fa malamente con una prestazione che davvero non entusiasma e, anzi, preoccupa in vista della sfida del Nou Camp del prossimo 8 agosto. Svogliati e fuori condizione sono sembrati praticamente tutti i ragazzi scesi in campo alle 19:30. Ecco di seguito le pagelle:

Meret: S.V. Incolpevole sui due rigori, non tocca mai la palla. Sembra però in involuzione visto che tra Bologna e Parma non si è reso protagonista di alcuna parata significativa. Le sue quotazioni sembrano in discesa in vista della Champions.

Di Lorenzo: 6,5. Uno degli ultimi a mollare sull’out di destra, prova anche a risolverla da solo con una conclusione dal limite. Gli fa bene l’alternanza con Hysaj per ritrovare il giusto smalto.

Koulibaly: 5,5. Di gran lunga il migliore in campo nella ripresa, ma su di lui pecca l’ingenuità del rigore nel finale che vale la sconfitta. Sempre troppo sicuro dei suoi mezzi, nell’episodio specifico decide di strafare aiutando il pessimo Giua a fare arrabbiare un’intera tifoseria.

Maksimovic: 6. Anche lui non gioca la partita perfetta, ma tutto sommato tranne uno svarione nella prima frazione di gioco si suda la sua maglia da titolare. In calo come tutta la squadra.

Rui: 5. Questo ragazzo corre e getta l’anima per 95 minuti in campo senza risparmiare alcuna energia, ma ogni tanto dovrebbe anche usare la testa e non lasciarsi trasportare dall’istinto. Un fallo davvero inutile a trenta secondi dall’intervallo condiziona i giudizi.

Ruiz: 5. Tanto talento e un sinistro come pochi in Italia, eppure lo spagnolo non riesce a incidere sul match prendendosi troppe pause e lasciando vedere solo sprazzi del suo valore. Il Barcellona è ancora lontano e probabilmente anche lui sta tirando il fiato in questo finale di stagione faticosissimo, ma il Napoli non può prescindere da lui. Dal 77′ Zielinski: S.V.

Demme: 5,5. Il mazzo se lo fa da quando è arrivato all’aeroporto di Capodichino, ma in questo momento è forse il calciatore più stanco in assoluto del Napoli. Meriterebbe due settimane alle Maldive in attesa dell’8 agosto e invece Gattuso dovrebbe col suo staff aiutarlo a recuperare la brillantezza di un paio di mesi fa. Dall’ 85′ Demme: S.V.

Allan: 4,5. Disastroso, semplicemente disastroso. Se fossero pagelle scolastiche sarebbe da mettergli la nota sul diario con relativa richiesta di essere accompagnato dai genitori perchè il brasiliano è davvero sceso in campo controvoglia. Lo dimostra un suo retropassaggio scellerato nel primo tempo che mette in difficoltà l’intera retroguardia azzurra. Dal 64′ Elmas: 5,5. Anche lui non incide sul match e la sua posizione nel centrocampo sembra convincere molto meno rispetto a quando provato da esterno offensivo.

Lozano: 5,5. Dura venticinque minuti l’esperimento di ancelottiana memoria di giocare da prima punta, molto meglio quando defilato sull’out di destro. Si fa notare per una bella conclusione di esterno che chiama in causa Sepe. Dall’ 85′ Younes: S.V.

Politano: 5. Quattro minuti servono per capire che non sarà la stessa serata trionfale di tre giorni fa. L’unica conclusione degna di nota è proprio quella dell’inizio e dalla panchina lo stesso Gattuso gli chiede di essere più cattivo sotto porta. Dal 64′ Callejon: 5,5. Entra e prova a giocare da prima punta, ma si adegua al tridente spuntato dei partenopei.

Insigne: 6. Sigla il rigore del momentaneo 1-1, calcia una punizione non da Lorenzinho e ci prova con la sua solita conclusione che non prende il giro giusto. Contribuisce come sempre nella fase difensiva e si dimostra l’attaccante che recupera il maggior numero di palloni in Serie A.

Gattuso: 5. Occhio da qualche settimana questa squadra sembra ripiombata nella mediocrità dell’intera stagione. Non è facile far trovare le motivazioni ai suoi ma il Napoli ha il dovere di giocare meglio delle ultime tre gare. Occhio che alle prime difficoltà le “vedovelle” di Ancelotti sono pronte a spuntare.

Articolo a cura di Marco Lepore

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