L’addio di Conte sarebbe un bagno di sangue per le casse dell’Inter

0

MILANO – Centocinquanta milioni. Ecco i soldi che servono all’Inter per esonerare Antonio Conte e mettere sotto contratto, per tre anni, un allenatore almeno di pari livello (Allegri o Pochettino; un passo sotto Emery) più il relativo staff. Una montagna di euro. Per intenderci, quindici delle venti formazioni di A nel 2017-18 avevano un fatturato inferiore a questa cifra (compresa l’Atalanta…). Una spesa pazzesca nel pre Covid, addirittura inconcepibile nel post pandemia. Anche perché sono già stati accantonati nello scorso bilancio 13,5 milioni che serviranno a pagare nei prossimi dodici mesi Spalletti e il suo staff.

Factory della Comunicazione

Steven Zhang e Suning non pensano all’ipotesi di sostituire Conte perché lo stimano e reputano la continuità tecnica fondamentale per vincere; idem l’ad Marotta che ha fortemente voluto l’ex allenatore del Chelsea e che crede ancora in un progetto per il momento rispettato (al primo anno l’obiettivo era conquistare non all’ultima giornata un posto in Champions e accorciare il gap con la Juve; vincere è “obbligatorio” nell’arco del triennio). Se però Conte riterrà che non ci sono più le condizioni per andare avanti e chiederà di interrompere la sua esperienza nerazzurra come ha fatto nel 2014 con la Juventus, non saranno fatte barricate. In presenza di una sfida professionale ritenuta più affascinante e adatta alle sue ambizioni (guarda sempre all’Inghilterra e sogna di “vendicarsi” sul Chelsea), il tecnico pugliese potrà coglierla e l’Inter si guarderà intorno. Fonte: CdS

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.