Juve Stabia/Entella finisce in rissa: denunce e referti

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Tensioni in campo, dopopartita acceso. Finisce in rissa Juve Stabia-Virtus Entella, con tre persone identificate, un collaboratore dello staff tecnico di Fabio Caserta denunciato a piede libero, un calciatore della formazione ligure in ospedale per farsi refertare.

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In campo la lite era scoppiata al 9′ della ripresa, con Mauro Coppolaro, 23 anni originario di Foglianise, e l’esterno stabiese Gigi Canotto che in uno scontro fortuito di gioco sulla linea nei pressi della panchina gialloblù si sono prima spintonati a vicenda, fino al colpo al volto del difensore, che faceva cadere il calciatore della Juve Stabia. Da lì si accende un parapiglia, volano spintoni tra i calciatori in campo, intervengono anche quelli delle due panchine, ed alla fine, a farne le spese, oltre ai due protagonisti, anche Crimi, sempre dell’Entella. Tutti espulsi e costretti a finire prima del tempo la gara. A fine match gli animi, evidentemente, sono ancora accesi. Coppolaro ha un battibecco con uno stewart dello stadio e lo aggredisce. Interviene in sua difesa il collaboratore dello staff tecnico di Caserta, Pasquale D’Inverno, che colpisce il calciatore di Boscaglia. Momenti di tensione, si accende una piccola rissa, prontamente sedata dalle forze dell’ordine che portano i protagonisti in caserma per essere identificati. Per D’Inverno, che avrebbe sferrato un pugno a Coppolaro arriva la denuncia a piede libero. Il difensore dell’Entella si reca anche in ospedale per essere refertato, salvo poi rientrare regolarmente a casa con la squadra. In un primo momento di diffonde la notizia del fermo dei tre, in particolare viene indicato Luigi Canotto come l’assalitore del gigante della difesa dell’Entella. La Juve Stabia in tarda serata, però smentisce con una nota ufficiale: «In merito a quanto avvenuto in occasione della gara Juve Stabia-Entella negli istanti successivi al momento dell’espulsione dei calciatori Canotto e Coppolaro, la Juve Stabia tiene a precisare che il calciatore Luigi Canottoa differenza di quanto apparso su alcune testate on line – non è assolutamente stato trasportato in caserma e sottoposto a stato di fermo. Canotto è rientrato negli spogliatoi ed al termine del match ha anche avuto un sereno confronto con il direttore di gara. Allo stesso modo smentisce in modo categorico che un suo dirigente sia stato sottoposto a stato di fermo o identificato dalle forze dell’ordine».
In merito al campo, la gara è terminata in parità.
Il Mattino
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