Tutti top gli azzurri solo due piccole insufficienze

Maksimovic e Milik sotto la sufficienza

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Il Napoli vince a “Marassi” per 1-2, conferma il buon momento in campionato e lancia la sfida al Milan in vista di domenica sera. Gli azzurri partono forte, vanno in gol con Elmas, ma la rete è annullata dal VAR per il mani di Manolas in area. Poi sale in cattedra Perin che si supera sul macedone e due volte su Mertens. I rossoblu prendono il palo, con la parata di Meret, con Cassata. La rete dei partenopei arriva con la combinazione Insigne-Mertens, tiro preciso del belga e nulla da fare per Perin. Ad inizio ripresa arriva il pari dei padroni di casa con Goldaniga, ma qui nasce dal retropassaggio di Mertens che va in angolo. Gattuso si gioca la carta Lozano e “El Chucky” va a segno con freddezza per l’1-2. Il finale c’è da segnalare il tiro di Mario Rui, parato dal portiere rossoblu. Secondo le pagelle del Corriere dello Sport non arrivano alla sufficienza Maksimovic e Milik, bene Lobotka ed Elmas.

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Meret 6,5  -Dieci minuti e deve già reagire, andando giù sulla girata di Pinamonti. Poi smanaccia sul palo la volée di Cassata. Pazzesco su Pandev all’87’ prima che il guardalinee dica: fuorigioco. Resta nella terra di mezzo sull’ultimo traversone…

Hysaj 6,5 – Sta in salute e fa in modo che Gattuso, nei primi 45’, avendolo sotto gli occhi, se ne accorga. Poi dà disciplina, perché val la pena chiudere la corsia a doppia mandata, anche se il Genoa sta lontano.

Manolas 6 – Ahia! Sarà che il Genoa non si vede (quasi) mai, ma la soglia dell’attenzione s’abbassa e per poco non spalanca la strada verso l’area. Poi si riprende e, quando serve, la butta lontana.

Maksimovic 5,5 – Sta talmente bene, che si concede inaspettate confidenze nel palleggio: lui e Manolas ne fanno una a testa nel primo tempo. Ma nella ripresa, Goldaniga lo sovrasta e quella macchia rimane.

Mario Rui 6,5 – Ha meno campo, e poi il Napoli preferisce la destra, e dunque è costretto ad aspettare che qualcuno si ricordi di lui. La ripresa è densa di lui, d’un sinistro che fa volare Perin, di percussioni e diagonali.

Fabian Ruiz 7 – Sta nel centro di una partita che sente e che vive, a testa alta, perché non sa proprio abbassarla. Viene meno nella rifinitura ma poi, lectio magistralis, spedisce Lozano sulla luna.

Allan (41’ st) sv – Ritrova il campo e può goderselo per qualche minuto

Lobotka 6,5 – Se Demme s’è messo in tv a seguire la partita, ne sarà uscito un po’ preoccupato: c’è più ritmo, più ampiezza, più respiro e pazienza se le «schermate» appaiono meno solide. Nella ripresa, somigilia più a Demme, ma si vede che non gli piace.

Elmas 7 – Un un quarto d’ora, ne sfiora due e ne segna uno che il Var gli annulla. Per un tempo, sembra sceso da Marte, viaggia su altre dimensioni, e si vede che un giorno, mica poi così lontano, può diventare un gigante. Poi si sgonfia.

Zielinski (37’ st) sv – Per far rifiatare.

Politano 6 – Ha dentro di sé il fuoco che arde, comincia a sentire il peso degli esami e si presenta preparato. Non chiedetegli di essere Callejon, non sarebbe giusto, ma stavolta c’è.

Lozano (19’ st) 6,5 – Costringerà a rivedere i piani del mercato: uno come lui, al di là del gol, non si lascia andar via senza rifletterci. Ha uno scatto alla Carl Lewis e spacca la partita e anche il Genoa.

Mertens 6,5 – Il re è tornato, ammesso sia mai andato via: stavolta il tiro a giro è suo e lo sistema nell’angolino basso, come i campioni sanno fare. Dategli un pallone, saprà cosa farne.

Milik (19’ st) 5,5 – Mezz’ora complicata, di sofferenza, ma anche statica assai.

Insigne 6,5 – Meno offensivo, più riflessivo: è il modello naif, va dove lo trascinano le situazioni del campo, e per umiltà anche in difesa, a chiudere da maratoneta. Sul gol, suggerisce da falso nueve.

Younes (37’ st) sv – Pure se uno scampolo, lo vive.

Gattuso (all.) 7 – Ci sono momenti di (grande) bellezza assoluta, con movimenti che conquistano. C’è palleggio, personalità e un’altra vittoria ancora, per farsene un’abitudine.

Fonte: ant. gio. CdS

 

 

 

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