Il Pampa Sosa, i ricordi e quel gol nel silenzio: “Napoli è la mia seconda casa”

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Roberto Sosa, è da sempre il Pampa. Ha lasciato un grande ricordo a Napoli, dove è stato l’ultimo ad indossare la maglia numero 10. L’argentino ha un rapporto molto forte con la piazza partenopea e con la città. Ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica dove ha parlato sia di se stesso che della sua esperienza nel capoluogo partenopeo

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«Qui siamo in pieno lockdown, purtroppo. Si avvicina l’inverno e la pandemia non ne vuole sapere di darci una tregua: temo che rimarremo chiusi in casa per tutto il mese di giugno. Sono contento però di sapere che a Napoli la situazione sta migliorando: è la mia seconda casa e una parte del mio cuore è lì, con voi. Veramente sta per ripartire pure il calcio?».

Le è successo però anche di segnare un gol speciale: quello dell’ultima vittoria ottenuta dal Napoli al San Paolo a porte chiuse…«Lo ricordo bene, nel 2007 contro il Piacenza. Entrai dalla panchina e decisi la gara, era destino. Successe una cosa incredibile, nell’intervallo. La distinta consegnata all’arbitro era sbagliata e per poco non perdemmo la partita a tavolino. Reja chiese infatti a Bucchi di scaldarsi ed entrare in campo, ma ci accorgemmo in extremis che nella lista dei cinque giocatori in panchina il suo nome non c’era, confuso per un disguido con quello di Amodio. Sarebbe stata una sostituzione fatale».

Invece? «Invece Reja disse a Bucchi di rivestirsi e si rivolse a me con poche parole: Pampa, allora entri tu. Per questo dico che era destino. Grava nel finale si inventò un gran bel cross e io la infilai di testa».

Ricorda anche come fu esultare nel silenzio? «Sì, ci arrangiammo con una coreografia e strillavamo con tutto il fiato che c’era rimasto in corpo. Ma fu lo stesso un’esultanza monca, fu stranissimo non sentire il solito urlo del San Paolo».

Prevede anche un bel finale di stagione per il Napoli? «Me lo auguro, innanzitutto. Ma anche le caratteristiche della squadra azzurra mi fanno sperare in un bel finale. I brevilinei fanno più in fretta ad andare in forma e il Napoli ne ha parecchi. La Coppa Italia è un obiettivo alla nostra portata, il gruppo con Gattuso è cresciuto. E’ un tecnico in gamba».

Anche lei ha intrapreso la carriera di allenatore… «Nel campionato boliviano: dopo la pandemia ritornerà lì. Intanto vi guardo in tv. Forza Napoli».

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