Il calcio “ricomincia”, ma Spadafora frena ancora, per ora

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Si ricomincia. Il primo a farlo sarà il Sassuolo. Allenamenti alle ore 9.00 (facoltativi). Domani toccherà all’Inter e al Bologna e poi il Napoli. Forse venerdì, magari nel week end. Un passo alla volta. Vanno fatti i tamponi ai calciatori: due. E attesi i risultati. È probabile che l’inizio dei test per verificare l’eventuale positività da Covid 19 possa slittare a domani. Anzi, molto probabile. Dal Viminale ieri è arrivata la risposta al governatore De Luca che già venerdì ha dato il via libera: è autorizzata la ripresa delle sedute, seppur a livello individuale fino al 17 maggio. Poi si vedrà. Ma questa apertura del ministro dell’Interno Lamorgese non pare essere stata gradita dal ministro Spadafora che spinge perché il premier Conte annunci la conclusione della stagione. «Gli allenamenti per le squadre di calcio non riprenderanno prima del 18 e della ripresa del campionato, per ora, non se ne parla proprio», ha scritto velocemente in serata Spadafora. E quel «per ora» basta e avanza al calcio e a un mondo che economicamente tiene in vita tutto il resto dello sport italiano. Tant’è che anche il Cts (comitato tecnico scientifico) dopo un confronto col ministro, è pronto a dare l’ok agli allenamenti individuali. Insomma, una prima svolta per un campionato che potrebbe prendere il via il 20 giugno.

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Il Mattino
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