Senza il calcio rischio disoccupazione per 300 mila persone

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Sono questi i dati reali così come mostra anche il Report 2019 della Federcalcio. Dell’indotto che produce se ne è parlato oltre misura: 4,7 miliardi di euro di fatturato diretto generato dal settore. Così come del gettito fiscale: 1,5 miliardi di euro. Non si parla invece del rischio disoccupazione nel mondo del calcio, il quale non solo giocatori, allenatori o arbitri ma ci sono altre 300 mila persone che ruotano ogni anno. Più della metà è a rischio licenziamento, in serie A quella con più dipendenti ci sono 46 mila persone a rischio ed è anche qui che le istituzioni devono far fronte senza ignorare la situazione. In questo caos generale per la ripartenza, la parte debole del calcio è a rischio occupazione e non viene considerata. Tra questi i collaboratori di calcio, gli addetti alla sicurezza, il servizio catering del club durante le partite o gli eventi promozionali. La lista continua con massaggiatori, giardinieri dei centri sportivi (ora chiusi, almeno fino al 18 maggio), addetti alla pulizia, manutentori, operatori della biglietteria. Un totale di 300 mila persone ogni anno. Fonte: mattino.it

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