ESCLUSIVA – Giovanni Scotto: “Malagò e Gravina? Mi auguro che trovino un punto d’incontro. Il Napoli ha una base economica solida”

All'interno l'intervista al collega de "il Roma"

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Mentre il mondo intero cerca di trovare il modo per sconfiggere la pandemia chiamata Coronavirus, il calcio vuole capire come muoversi, senza mettere a rischio la salute degli atleti e dei dipendenti. I prossimi giorni saranno fondamentali per trovare una soluzione, con il mercato sullo sfondo. Ilnapolionline.com ha intervistato il collega de “il Roma” Giovanni Scotto.

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A tuo avviso dopo le ultime riunioni in Italia e a livello internazionale, le tue sensazioni sulla ripresa del calcio? “Ad oggi la situazione non è semplice, è una matassa non facile da districare, anzi noto una spaccatura tra le parti. E’ chiaro che il Governo dovrà prendere una decisione, ma in questo momento sono altre le priorità da parte della nostra politica. C’è da dire che il calcio è la terza industria del paese, quindi mi auguro che poi si possa dare spazio e risalto, dando la priorità alla salute. Non è facile stabilire quando riprenderanno gli allenamenti, soprattutto quando si tornerà a giocare le partite. Non è affatto semplice, però non ci resta che attendere le prossime settimane quali saranno le decisioni da prendere per il futuro del calcio”.

Come ti spieghi questa spaccatura che si è creata tra il presidente del Coni Giovanni Malagò e della Figc Gabriele Gravina? “In teoria dovrebbero convergere verso il bene comune, ovvero augurarsi che il calcio possa tornare, ovviamente con la dovute garanzie. Malagò spesso mette in secondo piano la questione calcio, pur sapendo che è una parte fondamentale anche del nostro paese, soprattutto dal punto di vista economico. E’ giusto mettere in risalto gli altri sport, sono parte fondamentale dell’Italia, ma serve dare il giusto risalto anche al calcio. Mi auguro che le prossime settimane si possa trovare tra le parti un punto d’incontro per il bene di tutti”.

Sul Napoli, non ti chiedo nello specifico la situazione rinnovi, ma in generale che sensazioni hai sulle prossime mosse del club? “Non è facile darti una risposta in merito, perché ci sono diverse situazioni da risolvere, tra rinnovi e giocatori che piacciono a diversi club. Sulla questione rinnovi ci sono quelli in scadenza nel 2020  come quelli di Mertens e Callejon. Se per lo spagnolo sembra difficile arrivare ad una soluzione in positivo, per il belga, manca il sì, però è sempre in piedi. In generale ci sono quelle in divenire come quello di Zielinski e Maksimovic, senza dimenticare Milik, tutti a scadenza 2021.  Poi ci sono anche Allan e Koulibaly piacciono a diversi club esteri, perciò sarà da valutare le loro situazioni, anche se il Napoli chiede tanto per i suoi gioielli, com’è spesso successo in passato. Per fortuna che il club azzurro ha già acquistato Rrahamani per la difesa e Petagna in attacco, quindi in teoria non ci sarebbe la fretta per muoversi sul mercato. Attendiamo i prossimi sviluppi, anche se non si sa quando e se finirà la stagione e soprattutto bisognerà sapere le date della prossima sessione estiva di mercato”.

Sarà un mercato non semplice, fatto di scambi e con prezzi limitati, il Napoli però ha una posizione di vantaggio a livello economico. Cosa ne pensi in merito?  “Il Napoli è tra le società che si può permettere un bilancio sano, una delle tre della massima serie, perciò certamente può dire la sua nella prossima sessione estiva di mercato. Detto questo è chiaro che c’è da capire come risolverà le questioni rinnovi e come si comporterà con i calciatori richiesti da società estere. Poi si penserà quanto potrà investire, insomma diversi interrogativi, ma con una base economica solida da sfoggiare al mondo intero”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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