Coronavirus – Mascherine e autocertificazione, cosa cambia. Domande e risposte

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 Dalle pagine de Il Mattino sul Cortonavirus

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Che succede se il contagio torna a salire? S arà monitorato costantemente l’R0, vale a dire l’indice di diffusione del contagio. In Italia, soprattutto al Nord, è stato anche sopra al 3, oggi è sotto l’1, ma secondo alcuni esperti deve arrivare almeno allo 0,5. Ad ognimodo, regione per regione, sarà valutato quell’indice, incrociandolo con un altro dato importante: la disponibilità della risposta delle strutture sanitarie, non solo gli ospedali e i posti in terapia intensiva, ma anche la capacità di eseguire tamponi e di assicurare assistenza sul territorio. Quando in una determina regione l’R0 sale oltre il limite di 1 e le strutture sanitarie non sono in grado di garantire la necessaria risposta, si procederà a chiusure che interesseranno quel territorio.

La mascherina sarà sempre obbligatoria? L a linea è questa: lemascherine dovranno essere indossate ogni volta che si esce di casa, sia per strada, sia suimezzi di trasporto pubblico, sia nei luoghi chiusi, come negozi e posto di lavoro. In realtà alcune regioni e addirittura anche alcuni comuni, da Viterbo a Forlì, hanno già imposto in questi giorni ai propri cittadini di avere la mascherina sul viso. La linea delMinistero della Salute è di raccomandarne l’uso soprattutto nei luoghi pubblici nei quali non è possibile garantire la distanza di un metro tra una persona e l’altra. Si tratta comunque di un cambiamento di strategia (in realtà non solo italiano, ma di tutti i paesi occidentali) rispetto a gennaio quando si diceva che questo tipo di dispositivo era inutile. L’incognita sarà garantirne un numero sufficiente.

Resterà l’autocertificazione? I l periodo di gloria per le stampanti di casa si avvia a conclusione: imoduli per l’autocertificazione, nelle differenti versioni delle ultime settimane, con l’allentamento del lockdown non serviranno più, se non per casistiche limitate. Uno dei temi più dibattuti è quello degli spostamenti da regione a regione, tenendo conto che la situazione del contagio in Italia èmolto differente da una zona all’altra. Per questo, appare scontato che vi saranno delle limitazioni per gli spostamenti interregionali, soprattutto per entrare (o uscire) in quelle aree in cui la diffusione del virus appare ancora sostenuta. In quel caso, gli spostamenti da una regione all’altra, anche dopo il 4 maggio, dovranno essere motivati e dunque servirà l’autocertificazione.

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