Torchia: “Rugani-Napoli? Non abbiamo comunicazioni di trattative in corso”

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In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’,  in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Davide Torchia, agente Rugani: Rugani sta bene, è stato più di un mese senza avere contatti con nessuno. Non ha potuto allenarsi al J Hotel, è tornato a casa sua a Torino dove si allena e sta bene. Maxi scambio con il Napoli? Sono molto sincero e diretto, non abbiamo comunicazioni di eventuali trattative in essere. Né di eventuali cessioni né di eventuali scambi, fermo restando che nel calcio può succedere di tutto. . Ho qualche perplessità, non sarà semplice mettere d’accordo tutti. Giocatori restii o vogliono tornare in campo? Tutti noi siamo innamorati del calcio e vorremmo giocassero ogni 5 minuti e loro sono cresciuti con l’amore del calcio. Vorrebbero tutti giocare, ma sanno benissimo la condizione medica e quindi stanno a ciò che decideranno le autorità. Juventus? Se la Juve non ti considera a livello importante tale da dare prestazioni ottime per raggiungere determinati obiettivi, non staresti tutti questi anni e Rugani è lì da 5 anni. Sarri l’ha richiesto sia al Napoli che al Chelsea. E’ vero che non ha fatto il massimo della partite e non è un titolare inamovibile, ma quando Rugani è arrivato alla Juventus c’erano anche i due più forti difensori italiani in circolazione.  Napoli? Il Napoli si è assestato in un target importante, poi che le società italiane non hanno le disponibilità di tante altre, è la verità. Se incassa tot milioni e si confronta con altre dello stesso livello che incassano il doppio, è normale che riscontra difficoltà. Gli affari buoni ed intelligenti il Napoli li ha fatti, vedi Koulibaly. Ma in Italia non ci possiamo permettere di prendere giocatori di 100 milioni, prendere giocatori da 10 milioni e trasformarli in 100. Rugani nuovo leader della difesa azzurra per caratteristiche? Daniele è un calciatore più sulla giocata, sulla posizione, sulla prevenzione. Arriva tante volte su palloni che sembrano facili, ma perché arriva preventivamente, ha delle buone letture. Non è ancora un leader, è vero che non ha 18 anni, ma neanche 32. Tante volte i nostri difensori italiani a 24-25 anni non erano ancora leader, lo sono diventati col tempo”.

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