CALCIO FEMMINILE – G. Piovani (all. Sassuolo): “Favorevole a Italia-Danimarca a Brescia”

L'allenatore del Sassuolo parla anche della pandemia

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Nel corso del programma di Tmw radio “Tutto calcio femminile” è intervenuto l’allenatore del Sassuolo Gianpiero Piovani sul momento della squadra e sul movimento femminile in generale. “In Lombardia purtroppo la situazione è davvero drammatica, anche se ora la situazione sta lentamente migliorando. Purtroppo è un peccato che molte persone della mia generazione, ma non solo abbiano perso la vita a causa di questa pandemia”.

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Il ct Bertolini aveva proposto di giocare Italia-Danimarca a Brescia. Che ne pensa? “Da bresciano non posso che essere favorevole. Al Rigamonti due anni fa giocammo in Champions contro l’Ajax, ero al Brescia, e c’è un tifo molto caldo che ci ha aiutati a ribaltare lo svantaggio e superare il turno. Aiuterebbero anche la Nazionale anche se è da capire se in quel momento (ottobre, ndr) le condizioni saranno tali da poter giocare”.

Si ripartirà? Chi sarà privilegiato per Scudetto e Champions? “Io sento quotidianamente le ragazze, e loro non vedono l’ora di ripartire. Anche la società, e l’amministratore Carnevali, sono favorevoli a ripartire. Dobbiamo solo valutare le condizioni di sicurezza, la salute di tutti è la cosa più importante. Per lo Scudetto credo sia ormai chiusa, la Juve ha qualcosa in più e potrebbe pure incrementare il vantaggio. Per la Champions League possono giocarsela tutte, tra Fiorentina, Milan e Roma. Vedo le viola in vantaggio, hanno più giocatrici di qualità, e potrebbero essere loro ad entrare in Champions”.

Sassuolo cresce in simultanea, maschile e femminile? “La fortuna è che conosco benissimo De Zerbi, anche se non abbiamo mai giocato siamo bresciani. Lui ha sposato il maschile, io il femminile: per due squadre giovani come le nostre, bisogna insegnare calcio dalle basi, dalla tecnica e dalla tattica. Le cose che mi hanno insegnato all’oratorio: alle ragazze dico sempre che il miglior allenatore che ho avuto è stato Don Giuseppe, che mi ha insegnato le diagonali. Vogliamo sviluppare gioco, partenze da dietro: le giocatrici recepiscono, hanno voglia di migliorarsi e sono molto brave. Sono felice per loro e per i risultati, siamo anche avvantaggiati dalle strutture che ci mette a disposizione la società, quando abbiamo bisogno di qualcosa ce lo danno e anche questo conta”.

Quali ragazze hanno più talento? “Andando sulle meno giovani, dico la Sabatino che sta facendo bene. Anche Girelli l’ho avuta a Brescia, ed è una top player, così come la Bonansea, ma anche Mauro e Bonetti. Oppure ancora Bonfantini, Serturini, Giacinti… A livello di settore giovanile si lavora bene e cresceranno, la fortuna sono state le straniere arrivate qui, hanno portato professionalità e cultura del lavoro. Dobbiamo abituarci ad alzare l’asticella”.

Avverte che ci sia bisogno di sensibilizzare circa la situazione del calcio femminile? “Faccio anche io un appello: tutti speriamo di proseguire su questo percorso intrapreso, siamo partiti dagli investimenti nel femminile di due anni fa. Non dobbiamo fare passi indietro, anche se abbiamo preso una bella botta, soprattutto a livello giovanile. Una bella bastonata ma dobbiamo cercare di reagire, e non buttare via tutto il buono fatto. Le ragazze meritano di continuare su questo percorso di crescita, io che le vedo penso che non possa finire. Io è pochi anni che sono nel settore, ma so che si sono fatti passi avanti anche con il numero di bambine che cominciano a giocare a calcio. Si divertono, e la cosa più importante è quella”.

La Redazione

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