Le porte chiuse costano 95 milioni di euro ai club di Serie A

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Porte chiuse e future misure di contenimento: ecco che cosa ci aspetta. Gli stadi svuotati costano 95 milioni. I biglietti valgono il 10% del fatturato dei club ma prima del virus il pubblico stava tornando.

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Perdita secca stimata tra i 75 ed i 95 milioni di euro, in termini di “botteghino”, se non verranno disputati gli ultimi 12 turni e 4 recuperi della stagione. E’ la fotografia sintetica di quanto rischiano i 20 club di Serie A, in caso di mancata ripartenza, sul fronte della biglietteria.

Dopo anni di disaffezione, in quest’ultima stagione erano emersi segnali positivi che lasciavano ben sperare per il futuro. La media spettatori, prima dello stop (collegato all’emergenza Coronavirus), si era attestata sulle 26.644 unità. Un dato nettamente superiore a quanto registrato lo scorso anno (circa 25.500 spettatori). Media record, tra l’altro, rispetto a quanto avvenuto negli ultimi vent’anni. Solo nel campionato 2000/01 infatti la prima divisione aveva superato il tetto dei 27.000 fan (si giocava ancora a 18 squadre). Oltre a ciò in quattro diverse giornate è stata superata la media di 29.000 presenze.


In totale 6.820.745 tifosi hanno acquistato biglietti per seguire dal vivo gli eventi calcistici. Nella classifica per club l’Inter ha fatto registrare una media di 65.800 spettatori (in 12 gare interne), seguita dal Milan (49.807) e dalla Roma (39.397), entrambe con 13 partite disputate.


I dati del campionato tricolore sono molto lontani dalle medie del football europeo, perché, a fronte di percentuali di riempimento degli stadi tra il 55% e il 59%, all’estero, in molti impianti (soprattutto inglesi e tedeschi), si supera la quota del 90%. Fonte: CdS

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