Manniello,pres.Juve Stabia:” O cambiano le regole o molte squadre non si iscriveranno al campionato”

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Su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Franco Manniello, presidente Juve Stabia:

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“La stiamo vivendo come la vivranno tutti. Molte persone vivono fuori da questa realtà, è peggio di una guerra, una cosa inimmaginabile. Fin quando non uscirà un vaccino, cambierà radicalmente il modo di vivere. In proporzione, i contraccolpi della Juve Stabia, toccheranno anche alla Serie A. C’è bisogno di un ridimensionamento. A volte leggo notizie ed è come se nulla fosse, ma stiamo parlando di più di 8.000 morti. Chi porterà la famiglia al cinema, al ristorante, allo stadio, prima di un vaccino? Attualmente tutte le aziende sono chiuse, senza sapere quando si riprenderà normalmente, dunque in queste categorie o in Serie A, sarà impossibile pensare a qualcosa di concreto. Bisogna salvare il sistema calcio, stiamo vivendo peggio di una guerra mondiale. Rischio di non iscriverci alla prossima stagione? O cambiano le regole o molte squadre non si iscriveranno al campionato, questo è emerso da chiacchierate con altri presidenti. In epoca grassa ho fatto contratti con obbligo di riscatto alla salvezza, adesso è successo questo poco, è nelle mie possibilità di ottemperare a questi contratti. Lì dove c’è l’obbligo, sarebbe giusto tramutarlo in diritto: qui ragionano tutti, ma nessuno mette un euro nel sistema. Vivo a Sorrento, tutto è chiuso, con problemi enormi e magari devo sentire che il Barcellona non vuole ridurre gli stipendi. Ci vorrebbe un esame di coscienza. Parliamo di centinaia di migliaia di persone che perderanno il lavoro, prima di questo campionato, penserei a sostenere il sistema dall’anno prossimo. Quale azienda farà la sponsorizzazione l’anno prossimo? E leggo ancora quotidiani sportivi parlare di milioni, Raiola di qua, i problemi saranno altri. Ripresa di campionato? Se fossi un calciatore non andrei mai in Lombardia. Sento gli altri presidenti, attenzione, do la mia parola: dalla Serie B in poi si mettono tanti soldi, bisogna fare un ragionamento serio. È inutile che Tommasi dica “Vediamo…” ma che vuoi vedere? I medici che stanno morendo guadagnano 3.000 euro al mese”.

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