L’Olimpiade di Tokyo 2020 non vene rinviata: Tra 138 giorni…

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NESSUNA FRENATA

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Losanna e Tokyo sono impassibili. Nessun rinvio. Per il momento. Nel senso, c’è tempo per fermare tutto, ma una volta che si ferma non ci sarebbe più tempo per tornare sui propri passi. Il loro sogno, che poi è di tutti, è che tra 138 giorni la torcia olimpica possa tornare ad accendersi in Giappone, 56 anni dopo l’edizione del 1964. Il Cio confida che «le numerose misure adottate da molte autorità di tutto il mondo contribuiranno a contenere la situazione del Coronavirus, che è senza precedenti: e i nostri pensieri sono per le persone colpite. Qualsiasi altra speculazione sarebbe controproducente».

Oggi il Cio sonderà i presidenti dei 206 comitati olimpici nazionali. E magari faranno i conti, quelli del Comitato internazionale, col fatto che lo sport si è fermato ovunque: ieri c’è stato lo stop al Roland Garros di Parigi e Napoli si avvia a cancellare il Golden gala di atletica. Un rinvio dei Giochi (non di un anno ma al 2022 con le Olimpiadi invernali a Pechino) significherebbe un disastro economico.

Il Giappone ha speso 12,6 miliardi per le infrastrutture e altri 9 per i lavori collegati. Se i Giochi saltassero, le ricadute sarebbero ingenti. Dunque non stupisce se il premier Shinzo Abe e la ministra dello sport Seiko Hashimoto ribadiscono che «faremo del nostro meglio per rispettare il calendario originale degli eventi e convincere il Cio sulla nostra capacità di ospitare le Olimpiadi».

Ma come spostare migliaia di atleti e staff tecnici da una parte all’altra del pianeta in queste condizioni? Peraltro solo il 53% degli atleti (saranno circa ll mila impegnati in 28 sport) ha già il pass olimpico. «Per il restante 43% il Cio collaborerà con le federazioni per apportare tutti gli adattamenti necessari e pratici ai rispettivi sistemi di qualificazione». La fiamma olimpica, intanto, dopo aver interrotto per paura di contagi il suo viaggio lungo le vie della Grecia, domani riapparirà nello stadio Panathinaiko di Atene dove verrà consegnata ai giapponesi. Spettacolo tristemente senza pubblico. Per la prima volta nella storia. Fonte: Il Mattino

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