CdS Pagelle – Torna il “vecchio Callejon”. Manolas, tempismo allo stato puro

Ottime le partite sulle fasce di Hysaj e Mario Rui

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Il Napoli regala ai suoi tifosi una notte da sogno, battendo con pieno merito la Juventus per 2-1 e risale in classifica. Prima frazione molto tattica dove gli azzurri non concedono tiri ai bianconeri, anche se manca lucidità nell’ultimo passaggio in avanti. Nella ripresa i partenopei cambiano marcia e sbloccano la gara con Zielinski che ribadisce in rete la respinta di Sceszsny sul tiro di Insigne. La Juventus continua a fare fatica a costruire in attacco e subisce il raddoppio. Cross di Callejon e splendida mezza girata di Insigne che fa esplodere il San Paolo. Nel recupero il gol della bandiera di Cristiano Ronaldo, in questo caso non perfetto Di Lorenzo, l’unica sbavatura della gara. Al triplice fischio la festa del Napoli che arriva a quota 27 in classifica. Nelle pagelle del Corriere dello Sport, super Hysaj e Mario Rui sulle fasce.

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Meret 6 -La gastroenterite di Ospina gli schiude la porta, nella quale deve semplicemente palleggiare. Tranquilli, sa farlo. E con le mani anche: tiene lì la rasoiata del Pipita. Forse può uscire su Ronaldo.

Hysaj 7 – Si offre costantemente per uscire dal primo pressing e si prende pure qualche rischio. Quando Ronaldo gli arriva addosso lui c’è.

Manolas 7 – Arriva tra le stelle, o dove sta per approdare CR7 (40’) con un colpo di testa che è atletismo e tempismo allo stato puro. Come se fosse un marziano, insomma. Poi scende sulla terra e gli scappa un pallone, uno solo.

Di Lorenzo 6 – Non trema, non barcolla, non vacilla, anzi manda il Pipita in fuorigioco con il movimento giusto, perfetto, come un centrale d’esperienza che poi frana sul gol.

Mario Rui 7 – La faccia tosta di andare a palleggiare a oltranza, di appoggiare di testa a Meret con l’area piena. E stavolta sono pregi.

Fabian Ruiz 6,5 – Con Matuidi è un braccio di ferro, ha la forza per stanare il francese e per sottolineare che da mezzala gli piace di più.

Demme 7 – Ha Dybala che gli corre alle spalle e Pjanic che sta di fronte, gli servirebbero quattro occhi e preferisce il tackle (con giallo al 30’ che pesa).

Lobotka (24’ st) 6 – I centrali passano a due: avendolo, Gattuso lo infila per aver freschezza e non rischiare più con Demme.

Zielinski 7 – I ricami sostenuti da un’incursione che spaccano: preferisce per un po’ osservare cosa succeda intorno, poi segue la natura e si premia con il tap in.

Elmas (36’ st) 6 – Entra senza indugi e si infila nella manovra del raddoppio

Callejon 7 – Torna quello di sempre (16’) e fa venire paura a Madame: ci mette tutto il fosforo che ha, e ne ha, soprattutto quando deve arricchire le coperture.

Milik 6 – Lo stacco (6’) con cui brucia Bonucci è un’indicazione: entra nella partita, fa sentire la propria presenza ma poi ne esce troppo presto e ci rientra.

Llorente (45’ st) sv – Perché così si fa quando sta per finire.

Insigne 7,5 – L’umiltà del capitano, di chi sente di dover rappresentare se stesso e pure gli altri. Fa anche il terzino, o qualcosa che gli somigli, ed è un trascinatore che si esalta con il 2-0.

Gattuso (all.) 7,5 – La (sua) partita perfetta: non sbaglia niente, né la scelta né gli interventi. Si traveste da Sarri e la Juventus gli arriva in porta una volta, nel 2-1. Ma il capolavoro è ormai stato costruito.

La Redazione

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