Il Downgrade azzurro mostra un andamento da lumaca

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LUMACA AZZURRA

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Un andamento da lumaca, un trascinarsi verso le zone pericolosissime della classifica in questa stagione che sembra non conoscere argini. Il Napoli, non senza fatica, lo scorso 29 settembre, batteva il Brescia 2-1 al San Paolo, arrivando a quota 12 in classifica dopo sei giornate, con 4 vittorie e 2 sconfitte, quelle contro Juventus e Cagliari, mantenendosi al quarto posto, in piena zona Champions. Si poteva prevedere che non ci fosse un ritmo per lottare per la conquista del tricolore, ma non che il downgrade del titolo fosse così vicino quasi da far sospendere la quotazione in borsa.

Metà dei punti conquistati in questa stagione sono arrivati a settembre. Da ottobre a poco più di metà gennaio, ne sono arrivati altrettanti: con 2 soli successi, contro Verona (l’ultimo al San Paolo) e Sassuolo (in pieno recupero), poi 6 pari ed altrettante gare perse, l’ultima sabato con la Fiorentina. Se si considerano le ultime 14 giornate, il Napoli sarebbe sedicesimo in classifica, ad un passo dalla Serie B. Perché solo quattro squadre hanno fatto peggio degli azzurri: Lecce, Spal (con una gara in meno che disputerà stasera con l’Atalanta), Genoa e Brescia, anche se con un distacco massimo di tre lunghezze nel rendimento sul periodo considerato.

Da qui nasce l’allarme lanciato da Gattuso, violento, nella notte di sabato: il Napoli è malato, deve lottare per staccarsi dal treno retrocessione e deve capire, prima di ogni cosa, che deve ammettere a se stesso di valere, in questo momento, questa classifica. Sassuolo, Bologna, Sampdoria e la stessa Fiorentina, sempre considerando lo stesso lasso temporale hanno totalizzato 16 punti, 4 in più di Insigne & Co. Fonte: Il Mattino

 

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