Mino Raiola ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de La Repubblica soffermandosi anche sugli assistiti in forza al Milan: “Dovrebbero chiedermi scusa i tifosi del Milan per Donnarumma: dovrebbero dirmi “Mino, avevi ragione tu“. Volevo portarlo via perché non mi fidavo di quel Milan, come non mi fidavo dell’Inter di Thohir, e ditemi se non avevo ragione. Sarò poco romantico e politicamente scorretto, ma il mio scopo è massimizzare la carriera dei miei giocatori. Mi chiedo sempre: “cosa farei se fosse mio figlio?” I soldi sono solo l’ultimo step”.
Su Ibra: “Zlatan è tornato per divertirsi e per far divertire il mondo. Non potevo permettere che il suo ultimo palcoscenico fosse Los Angeles. Questi sei mesi saranno come l’ultima tournée dei Queen, un lungo tributo: bisognava farlo a San Siro. Chi ha convinto chi? Abbiamo litigato a ogni trasferimento. Sapete cosa fa? Se fossi ignorante, penserei che sono sempre stato io a decidere le sue squadre, invece a 52 anni credo di aver capito che lui decide e poi mi fa credere che la decisione l’ho presa io”.