Bellinazzo: “Oggi le gestioni familiari nel football sono impraticabili”

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Il giornalista de Il Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo, ha fatto una precisa analisi finanziaria sui ricavi dei grandi club italiani e delle relative differenze: “La gestione virtuosa di Aurelio De Laurentiis con otto bilanci consecutivi in utile dopo il ritorno in Serie A si è arenata nelle ultime stagioni. Nelle secche di un fatturato strutturale che tra botteghino, area commerciale e diritti tv nazionali è rimasto sotto la soglia dei 150 milioni. Emblematico il tira e molla con il Comune di Napoli sullo stadio San Paolo che va in scena da almeno un quinquennio. Il Napoli ha uno squilibrio strutturale tra entrate e uscite che ormai sfiora i 70 milioni. Il costo della rosa è infatti cresciuto in questi anni e si è attestato intorno ai 200 milioni.

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Gli ultimi dati ufficiali disponibili sono quelli del bilancio chiuso al 30 giugno 2018. In quel documento contabile, che ancora non contemplava l’ingaggio di Carlo Ancelotti e del suo staff che costano circa 10 milioni lordi (a cui ora si aggiunge quello di Rino Gattuso), sono riportati un costo del personale pari a 118 milioni e ammortamenti per 65 milioni. A ciò vanno a sommarsi altri costi operativi per circa 35 milioni. Per colmarlo il divario contabile il club può percorrere due strade: la partecipazione in Champions; le plusvalenze da calciomercato. Ecco, il peccato più grave della gestione De Laurentiis è stato quello di non aver sfruttato la finestra temporale dell’ultimo quinquennio, con ben 4 presenze in Champions che hanno fruttato tra la stagione 2016/17 e quella in corso circa 200 milioni di proventi Uefa, per imbastire gli investimenti indispensabili al potenziamento economico”.

Bellinazzo prosegue paragonando anche le entrate delle altre società: “C’è da domandarsi infatti seriamente se il Gruppo Filmauro disponga o meno delle risorse necessarie per far fronte al fabbisogno del club ovvero a rilevanti aumenti di capitale che dovessero rendersi necessari in caso di annate negative senza ricorrere all’indebitamento. Una soluzione fin qui orgogliosamente evitata dal presidente De Laurentiis. Nell’ultimo bilancio disponibile (al 30 giugno 2018), il fatturato del Napoli all’interno del Gruppo presieduto da De Laurentiis è pari a circa il 90% del totale (87% al 30 giugno 2018 e 91% al 30 giugno 2017)”.

Il settore cinematografico vale il 7%. In pratica, i ricavi extracalcistici del Gruppo sono pari a poco più di 30 milioni. Il Gruppo Suning proprietario dell’Inter fattura 60/70 miliardi di dollari. La Exor casa madre della Juventus 140 miliardi. Un abisso da cui riverbera da un lato il miracolo fin qui compiuto da De Laurentiis nel mantenere il club partenopeo competitivo. Ma dall’altro l’insostenibilità a lungo andare di gestioni mecenatistiche o familiari nel football contemporaneo di fascia alta”.

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