De Laurentiis attacca gli imprenditori: «Non investono, braccino corto»

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De Laurentiis decide che è il momento di non tenersi più dentro l’amarezza che lo accompagna da qualche tempo. L’occasione è data dai lavori per lo stadio San Paolo, finalmente rifinito e funzionale, dove oggi arriva la Samp. «Nel cinema c’è disciplina, nel resto del mondo non c’è e a Napoli manca del tutto. Anche se però a Napoli ci sono tantissimi imprenditori di primissimo livello ma che hanno il braccino corto». «Imprenditori dal braccino corto» ovvero quella classe manageriale che sogna lo possa affiancare in operazioni di vario genere. Non solo sponsorizzazioni. D’altronde è sempre stato severo nei confronti della città e dei suoi protagonisti. Dal sindaco de Magistris ai tifosi della curva, in tanti sono finiti nel suo mirino. «Qui funziona solo il calcio, non funziona niente altro». Ma la sua società è davvero fiore all’occhiello di Napoli e di tutto il Sud: ed è motivo d’orgoglio per i napoletani. De Laurentiis ha raccolto al fallimento il titolo sociale e ripartendo dalla serie C nel giro di un decennio è riuscito a portarlo ai vertici europei. Come testimonia il ranking Uefa. Ama ricordare: «Non era rimasto più nulla del Napoli del passato. Neppure i palloni». Ma la cosa che più gli sta a cuore è il perfetto rispetto del Fair Play Finanziario, una delle colonne d’Ercole della Uefa. La medaglia sul petto. L’accusa che più ritiene ingiusta è quando gli urlano «caccia i soldi». 

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Fonte: Il Mattino

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