Il punto della situazione – di Riccardo Muni: “Napoli nel mondo”

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Il ritiro del Napoli, tra le montagne del Trentino, si conclude, dopo il lavoro svolto ai ritmi dettati da Carlo Ancelotti. C’è qualcuno che saluta (Rog, appena passato al Cagliari) e qualcun altro che si è appena aggregato al gruppo azzurro (Elmas, centrocampista macedone di cui si parla un gran bene), quasi al completo. Nonostante le cronache sportive siano tutte incentrate sulle vicende delle tre squadre a strisce e dai primi diverbi tra allenatori (Conte e Sarri), dirigenza e calciatori (CR7), il gruppo allenato da mister Ancelotti vanta tre elementi reduci da altrettanti successi con le rispettive nazionali. Il primo, in ordine di importanza, è Allan che, con la maglia verde oro del Brasile, ha vinto la coppa America. Il mediano azzurro ha recitato il ruolo da comprimario, giocando anche uno scampolo di finale. Fabiàn Ruiz si è imposto all’attenzione degli addetti ai lavori nel suo primo anno in azzurro, meritando, proprio come Allan, la convocazione in nazionale. Con la rappresentativa under 21, Fabiàn è diventato campione d’Europa ed è stato eletto miglior giocatore del torneo. Infine Ounas e Koulibaly, protagonisti della finale di coppa d’Africa: il primo ha vinto il trofeo, mentre il difensore senegalese si è dovuto accontentare di una piazza d’onore. Tre azzurri freschi di trofei internazionali che, insieme a Koulibaly, hanno portato in giro per il mondo il nome del Napoli. Di questi quattro, Ounas dovrebbe accasarsi altrove, almeno nelle intenzioni della società, mentre gli altri tre aumenteranno il livello di esperienza del gruppo capitanato da Insigne. Fa specie che l’unica notizia diffusa (assolutamente falsa, tra l’altro) sia stata quella di un presunto ritorno in Spagna di Fabiàn Ruiz. Fa specie, dicevamo, ma forse no, a pensarci bene. Al di là di questo, Carlo Ancelotti potrà contare su elementi galvanizzati dai successi recenti, inseriti in un gruppo a cui mancherebbe davvero poco per fare il definitivo salto di qualità…chi ha orecchie per intendere, intenda!

Factory della Comunicazione

a cura di Riccardo Muni

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