Cambiano i ritiri, così si allenano ora gli azzurri

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Corse in montagna sempre più rare: tournée e nuove metodologie fanno tendenza

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DIMARO – Lavoro organico con il pallone: per il 90 percento della seduta di allenamento. Il Napoli di Ancelotti a Dimaro: una breve sessione di attivazione muscolare in palestra e poi via a sgobbare in campo con l’inseparabile strumento di cuoio. Un po’ come accadeva all’epoca di Rafa, insomma, però con una serie di accorgimenti: l’impiego della cosiddetta Macchina Infernale; il lavoro sulla pista di sabbia; e l’integrazione alimentare con avocado e frutti rossi.

SABBIA E PALLONE. E allora, la preparazione atletica degli azzurri. Simile in sede e in ritiro soprattutto dopo l’installazione della pista di sabbia ai bordi del campo: una lunga striscia dove i giocatori si dedicano a esercizi utili al recupero o a incrementare la forza. Per il resto, dicevamo, Carletto e i preparatori atletici Mauri, Guerra, Morabito e Cacciapuoti prediligono il lavoro con il pallone: la squadra resta in palestra non più di 15 minuti.

IL GPS. I giocatori, tra l’altro, indossano una pettorina con un ricevitore collegato a quella che ironicamente chiamano Macchina Infernale: un Gps attraverso cui monitorare in tempo reale la frequenza cardiaca e in genere tutti i dati fisici. Le riunioni con lo staff medico del dottor Canonico sono continue, come quelle con l’esperto della performance Fulco. Per favorire il recupero, consigliati il consumo di avocado e frutti rossi e i bagni nelle acque gelide del fiume Noce. Crioterapia naturale. Anche negli spogliatoi, però, ci sono vasche d’acqua fredda. Fonte: Cds

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