ESCLUSIVA – F. Fedele: “Sarri alla Juventus? Troppe lamentele non ti portano alle vittorie”

All'interno l'intervista al giornalista del Corriere dello Sport

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In questo periodo tra impegni delle rispettivi nazionali ai mondiali con l’Italia di Bertolini e l’Europeo con l’Under 21 del c.t. Di Biagio, si pensa anche al mercato. Tra le possibili protagoniste c’è anche il Napoli del presidente De Laurentiis che ha in piedi diverse trattative e vorrò accontentare Carlo Ancelotti. Ilnapolionline.com ha intervistato il giornalista del Corriere dello Sport Furio Fedele sulle strategie del club azzurro e non solo.

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In Francia si sta giocando il mondiale femminile e l’Italia del c.t. Bertolini è già agli ottavi. Cosa ne pensi del movimento femminile? “Devo essere sincero, a me non piace dire bugie, il calcio femminile al momento non mi intriga molto. Sicuramente sta crescendo e non dubito delle persone che lo dicono e al tempo stesso lo affermano, ma per il momento non mi affascina. Le azzurre dovessero vincere il mondiale potrebbero scuotere e di molto il nostro movimento, perché come tu ben sai, chi porta a casa trofei viene poi ricordato, altrimenti se semini bene ma non raccogli non ti porta molto lontano”.

L’altra sera debutto vincente dell’Italia Under 21 contro la Spagna. Come la vedi la squadra del c.t. Di Biagio? “L’Italia Under 21 a mio avviso ha fatto un ottimo esordio e mi ha fatto piacere che molti che sono stati con la nazionale maggiore hanno fatto un passo indietro, per puntare a vincere l’Europeo. La compattezza del gruppo può essere l’arma vincente per ottenere quel successo che dare slancio al nostro movimento”.

Sull’Italia Under 20 peccato per il quarto posto, visto che meritava maggior sorte per quello visto ai mondiali in Polonia? “Gli azzurrini si sono dimostrati una squadra forte, vista anche la presenza dei “milanisti” Gabbia e Bettella su tutti. Hanno dimostrato di essere una buona squadra, peccato che nelle due sfide è mancata anche la buona sorte, ma in generale dico che sta crescendo e tanto l’intero movimento”.

Tra un mese scenderà in campo l’Italia Under 19 dove ci sarà anche il classe 2000 Gaetano. Cosa pensi della stagione dell’ormai ex Primavera del Napoli? “Su Gaetano c’è da dire che Ancelotti ha un grande merito, è un ottimo talent-scout, crede e molto nei giovani. Il mister sa molto bene che farli crescere è un aspetto molto importante e il classe 2000 ha tutte le credenziali per farlo. Naturalmente Ancelotti vorrebbe quest’anno alzare trofei, perché dopo un buon secondo posto vorrebbe contribuire alle vittorie del Napoli. Mi auguro che ci sia un mercato intrigante e che la società di De Laurentiis lo possa accontentare”.

Da Manolas a Lozano, quali di queste operazione, compreso James Rodriguez si possa concretizzare nei prossimi giorni? “Questi tre nomi da te fatti darebbero la scossa alla squadra azzurra. In difesa con la partenza di Albiol, l’arrivo del difensore greco sarebbe determinante per il rafforzamento arretrato. Per prenderlo dalla Roma devi pagare l’intera clausola, vedremo come andrà a finire. Sugli altri calciatori c’è da dire che questa è la stagione dove Milik dovrà fare all-in. Io devo essere sincero non sono un tifoso del bomber polacco, però mi auguro che possa quest’anno smentirmi e fare un’ottima stagione. Lozano e James sono calciatori forti e darebbero al Napoli un ulteriore spinta. L’arrivo di Sarri alla Juventus potrebbe anche essere un vantaggio, perché se i bianconero non dovessero fare una partenza lanciata, bisogna approfittarne e mi auguro che gli azzurri e l’Inter possano farsi trovare pronti”.

Come curiosità ti vorrei chiedere, ti intriga più Conte, di fede juventina all’Inter, o Sarri con sangue azzurro alla Juventus? “Io in genere non sono un romantico, anche se sono milanista, però devo essere sincero non mi piacciono le persone che vogliono fare i paladini. Ad esempio Mancini che quando era all’Inter disse di essere anti-juventino, così lo stesso Sarri. Lui a Napoli parlò di anticipi, posticipi, scudetti persi negli alberghi e pianti vari. Nel calcio per essere vincenti devi dimostrarlo sul campo, senza tanti proclami”.

Infine ieri Totti lascia la Roma rinunciando a tanti soldi. Cosa pensi dell’addio dell’ex bandiera giallorossa? “Io sono un Rivierano (ovvero tifoso di Gianni Rivera”, lui quando giocava nel Milan era una bandiera, oltre che un motivo per cui tifavo per i rossoneri. Come dirigente non ha ripetuto le gesta quando era calciatore, visto che portò in B il Milan all’epoca. Su Totti ricordo una sua frase quando smise di giocare a calcio, ora ha bisogno di aiuto perché ha paura. Lui purtroppo non ha esperienza a livello dirigenziale e aveva bisogno di chi ne sa, questo non è accaduto ed per questo che Francesco ha lasciato la Roma. Il suo futuro? Vedremo ci sono varie proposte che lui vaglierà con calma, però mi auguro che posa fare la scelta migliore per il suo bene e non solo”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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