Calcio femminile – Vergognoso episodio, spiata una donna arbitro

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Mentre le azzurre portano al Mondiale il calcio italiano femminile, sui campi delle giovanili si registra l’ennesimo episodio vergognoso nei confronti di una donna. Una donna arbitro. Domenica, dopo aver diretto una partita del torneo Città di Lodi tra squadre under 15, mentre si trovava nello spogliatoio dello stadio Fanfulla per cambiarsi e farsi la doccia, qualcuno ha tentato di filmarla furtivamente con lo smartphone. Un «atto inqualificabile (che non è qui il caso di qualificare) da parte di ignoti», ha scritto il giudice sportivo nel suo comunicato trasmettendo gli atti alla Procura della Figc e riservandosi di prendere decisioni disciplinari a carico dei responsabili e delle società al termine delle indagini. Nell’ambito della manifestazione si sono disputati due triangolari con sei squadre coinvolte e altrettanti arbitri che ruotavano, davanti a una sessantina di spettatori.

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LA TRAPPOLA

Come riferisce il giudice sportivo, l’episodio si è verificato al termine della partita fra i ragazzini classe 2004 del Fanfulla, storica società lodigiana, e i coetanei del San Colombano. A quanto è stato possibile ricostruire, una o più persone non ancora identificate con una scala a pioli avrebbero raggiunto una finestra secondaria dello spogliatoio per filmare con il telefonino la direttrice di gara. Non è escluso che la donna abbia fatto denuncia alle forze dell’ordine. Per ora è certo che la Procura federale è stata incaricata di fare chiarezza. Dal Fanfulla hanno declinato ogni commento, mentre il San Colombano ha precisato che i suoi tesserati «sono del tutto estranei al grave episodio». Non l’unico di recente.


I PRECEDENTI

A fine maggio a Mestre, in Veneto, un giocatore quattordicenne del Treporti si era calato i pantaloncini inveendo contro una donna arbitro e il presidente della Figc, Gabriele Gravina, aveva fatto appello contro la blanda squalifica di un anno. Insulti discriminatori li ha subiti un paio di settimane fa su un campo da basket una trentenne che arbitrava in Serie C Gold, da parte dei tifosi del Gorla Team Abc Cantù, società punita con 300 euro di ammenda. fonte: Il Mattino

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