Il punto della situazione – di R. Muni: “Supremazia azzurra”

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Napoli-Inter era una partita che racchiudeva in sé tanti significati e molteplici sfaccettature. In palio non c’erano solo i tre punti, poiché vincere avrebbe significato sancire la propria supremazia sull’avversario. Per tutto il campionato, in molti si sono posti la domanda su quale tra Napoli e Inter fosse la più accreditata per recitare il ruolo di seconda della classe, posto che la prima, la Juventus, era fuori gara per manifesta superiorità. È superfluo sottolineare che, per la maggior parte di opinionisti e addetti ai lavori, era l’Inter la sola in grado di rendere credibile il campionato in corso. A cominciare dalle famigerate griglie estive, la squadra nerazzurra era da molti accreditata per contendere lo scudetto alla squadra bianconera ed il Napoli, di contro, veniva collocato a cavallo tra zona la Champions e l’Europa League. Per lunghi tratti della stagione, l’Inter è stata data in procinto di sorpassare gli azzurri al secondo posto, soprattutto all’indomani del risultato del match di andata. La larga vittoria della squadra di Carlo Ancelotti, ha messo la parola fine a questa lunga disputa stagionale, sancendo la propria supremazia sulla compagine nerazzurra, con buona pace dei pronostici di inizio campionato. Una supremazia totale, evidente, persino imbarazzante talvolta. Una supremazia che si è manifestata in ogni parte del campo: con i quattro gol realizzati in zona d’attacco, con il numero impressionante di contrasti vinti nella zona mediana e, per finire, con l’elegante intervento di Koulibaly sulla linea di porta. È difficile trovare sbavature in una serata trionfale, anche perché il solo gol realizzato dagli ospiti è stato un rigore inesistente. Tuttavia, non c’è gol che sia inutile, come qualcuno incautamente ha affermato, non fosse altro che per la soddisfazione del suo realizzatore. La partita di domenica sera, ha cancellato le brutture a cui abbiamo assistito durante la partita del Meazza. Se un neo esiste, è racchiuso nello striscione apparso in curva A, contrario a qualunque forma di civiltà, di cui Napoli è da sempre centro nevralgico. Gli azzurri si sono congedati dai propri tifosi con un successo rotondo e con la voglia di fare di più e di meglio nella prossima stagione. Sono solo novanta i minuti che mancano alla fine del campionato e gli azzurri si sono posti l’obiettivo di raggiungere quota ottanta punti e, perché no, eguagliare il primo Napoli di Maurizio Sarri. Sulla propria strada, gli azzurri troveranno il Bologna, a caccia di punti per evitare una clamorosa retrocessione. Sarà l’occasione per rispondere sul campo a coloro che, di recente, hanno pubblicamente affermato di non volerci.

Factory della Comunicazione

a cura di Riccardo Muni
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