Il punto della situazione – di R. Muni: “Indicazioni per il futuro”

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A Frosinone, contro la squadra allenata dall’ex di turno Marco Baroni, gli azzurri hanno ritrovato gol, vittoria e sorriso, quest’ultimo solo a metà. Il gesto di restituire, dagli spalti, la maglia a Callejón, ha reso amaro e malinconico un pomeriggio che poteva essere di festa. Grazie ai gol di Mertens e Younes, la squadra di Carlo Ancelotti ha trovato anche i punti della matematica certezza di partecipare alla fase a gironi della prossima Champions League, quando ancora mancano 360 giri di lancette al termine di questo campionato. Di fronte c’era il Frosinone, il cui allenatore, Marco Baroni, è rimasto nel cuore di tutti i tifosi azzurri, poiché fu l’autore del gol alla Lazio, che laureò il Napoli campione d’Italia per la seconda volta. Malinconie varie a parte, la partita del lunch match ha fornito alcune indicazioni per il Napoli che verrà. La prima parla tedesco e porta il numero 34 sulle spalle. Amin Younes, finalmente guarito dalle noie fisiche e libero di testa, ha disputato una buonissima prestazione, impreziosita con un gol di tecnica sopraffina. Abile nello stretto, ha dialogato con Zielinski e Fabiàn Ruiz, tessendo trame di gioco interessanti. Un’altra indicazione positiva l’ha offerta Sebastiano Luperto che, in coppia con Koulibaly, ha saputo ripagare la fiducia che Carlo Ancelotti ha riposto in lui fin dai tempi del ritiro estivo. Sarà per la forte somiglianza, a tratti sembrava che ci fosse Albiol al centro della difesa. La mediana di qualità, schierata da Ancelotti, nel complesso si è ben comportata. Nonostante l’assenza di Allan, il quartetto Callejón-Ruiz-Zielinski-Younes ha bene interpretato entrambe le fasi di gioco, garantendo anche una copertura accettabile. Personalmente, continuo a ritenere Zielinski più utile sulla fascia mancina, nonostante abbia ben interpretato il ruolo di regista e rifinitore. L’esperimento potrà tornare utile in futuro ed il tecnico di Reggiolo saprà cosa potrà garantire un assetto del genere. Tuttavia, la notizia più bella ha riguardato Dries Mertens, che ha eguagliato il numero di gol segnati in azzurro dal D10S, con un gol su punizione…alla Maradona. Chi continua a lanciare segnali negativi, di contro, è Lorenzo Insigne, ufficialmente assente a Frosinone per guai muscolari. In realtà, si avverte la sensazione che ben altro bolla in pentola, con la doppia regia di Raiola e De Laurentiis; staremo a vedere. Il Frosinone è con un piede e mezzo in serie B e la sconfitta subita per mano degli azzurri potrebbe risultare decisiva. Il pubblico di fede gialloblu ha offerto una pessima prova di sé, facendo perdere alla squadra ciociara anche la faccia, oltre alla categoria. Se lo sfottò su uno scudetto matematicamente impossibile, può essere considerato un gesto goliardico, i cori discriminatori contro i napoletani, il tentativo di scippo all’azzurro Ounas e gli atti vandalici contro alcune auto di giornalisti napoletani non hanno niente in comune con il tifo. Si tratta di gesti delinquenziali commessi da teppaglia buona solo ad avvelenare il gioco più bello del mondo. L’appello è che vengano presi seri provvedimenti, con il modello inglese sullo sfondo…prima che sia troppo tardi.

Factory della Comunicazione

a cura di Riccardo Muni

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