Brilla con una stella in più il centrocampo azzurro

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Il centrocampo azzurro, fulcro di azioni offensive e difensive

Factory della Comunicazione

6,5 CALLEJON
Un po’ terzino e un po’ esterno. Le due fasi per lui non hanno più segreti, un po’ come le due metà campo. Senza Insigne squalificato, la fascia di capitano passa sul suo braccio e lo spagnolo la onora con una prestazione di sostanza. Nella ripresa aiuta la squadra che si è un po’ abbassata per stanchezza.
7 ALLAN
Se fosse un’automobile avrebbe bisogno di fare il tagliando dopo ogni partita visto il numero di chilometri che percorre dall’inizio alla fine. Il tutto mantenendo una lucidità ce sarebbe da studio scientifico visto che non perde mai il pallone quando deve consegnarlo ai compagni nella metà campo avversaria.
6,5 FABIAN RUIZ
Rappresenta l’evoluzione moderna del regista. Tocca tante volte il pallone e cerca sempre l’imbucata giusta per i compagni che vanno in profondità. Ha gambe forti e fisico roccioso per fare legna e tenere botta in mezzo al campo quando c’è da andare poco per il sottile. Togliergli il pallone non è mai cosa facile.
7,5 ZIELINSKI
Nell’era in cui spopola il falso 9, ecco il falso 7. Perché parte esterno, ma è solo un barbatrucco visto che il polacco ha una predisposizione quasi genetica a convergere verso il centro del campo. Quella è la sua terra di conquista, il suo habitat naturale dove ogni cosa gli riesce al meglio: vedi il gol e non solo.
6 VERDI
Un quarto d’ora per entrare ancora meglio nei meccanismi offensivi del Napoli. Si piazza alle spalle delle punte con libertà di agire indisturbato un po’ da fantasista e un po’ da attaccante aggiunto. Gli azzurri sono stabilmente nella metà campo del Parma e lui partecipa alla festa con qualche buon tocco.

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